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Lazio-Cagliari 3-1: Milinkovic, Acerbi e Lulic firmano il riscatto di Inzaghi

Lazio-Cagliari 3-1: Milinkovic, Acerbi e Lulic firmano il riscatto di Inzaghi

ROMA – La partita ideale per mettersi il periodo difficile alle spalle e guardare col sorriso agli ultimi due impegni del 2019. La Lazio ritrova Milinkovic-Savic e anche se stessa nel match contro il Cagliari, dominato sin dai primi istanti...

Redazione

ROMA – La partita ideale per mettersi il periodo difficile alle spalle e guardare col sorriso agli ultimi due impegni del 2019. La Lazio ritrova Milinkovic-Savic e anche se stessa nel match contro il Cagliari, dominato sin dai primi istanti e schiantato calando un tris di reti. Per la prima volta Inzaghi studia un assetto in cui il serbo convive con Luis Alberto e Correa e ottiene un’overdose di qualità sulla trequarti che mette perennemente alle corde la difesa sarda.

MILINKOVIC SI SBLOCCA - Bastano 110 secondi a Lulic per far scorrere il primo brivido sulla schiena di Maran: il bosniaco anticipa Pisacane, s’invola verso l’area sarda ignorando i compagni ma il destro a giro finisce lontano dall’incrocio dei pali. La partita si sblocca al 12’ ed il gol ha il sapore della liberazione per Milinkovic-Savic: Cragno respinge troppo centralmente il tiro di sinistro di Correa e apparecchia il secondo centro in campionato del serbo che non segnava dal 23 settembre contro il Genoa. Che sia una rete importante a livello psicologico lo si capisce dalla reazione del numero 21 che dopo aver interrotto un’astinenza di 870 minuti, si mette le mani sul volto, quasi commosso.

IL SOLITO ACERBI - Il Cagliari non imbastisce una reazione furibonda ma al 19’ sfiora il pareggio: Faragò taglia l’area con un cross intelligente, ma Ionita da due passi manda alto. Lo spavento riaccende la Lazio che al 21’ sfiora il bis: Luis Alberto illumina Milinkovic-Savic che offre una sponda per Immobile. Controllo e tiro, tutto di destro, tutto splendido, ma la palla si stampa sulla parte bassa della traversa. E’ il preludio al 2-0 che si materializza al 23’: corner dalla destra di Luis Alberto, colpo di testa di Correa per la zampata di sinistro di Acerbi. Sul primo tentativo Cragno ci mette una pezza, sul secondo si deve arrendere. Terzo gol in campionato per il difensore che a Bergamo si era visto annullare dal Var una rete nel recupero. Al tramonto del primo tempo la Lazio si distrae e concede una ripartenza a Joao Pedro. Faragò dialoga con Cerri e poi spara in porta senza spaventare Strakosha.

DOPPIO CAMBIO - Maran prova a rivoluzionare il trend immettendo a inizio ripresa Farias al posto di Cerri e Pajac per Klavan mentre Padoin scala nella linea a 3 difensiva. I cambi non modificano il canovaccio del match e la Lazio al 50’ inizia a fare le prove tecniche di tris, sempre da corner: sulla battuta di Luis Alberto, Milinkovic-Savic devia verso Acerbi che non riesce a iniettare precisione nel colpo di testa. La tecnica sulla trequarti degli uomini di Inzaghi è debordante: al 52’ dopo un dialogo con Luis Alberto, Correa tenta la stoccata di destro dal limite ma Cragno si oppone con reattività nonostante una deviazione velenosa. Sulla respinta la palla è nella disponibilità di Immobile che mette alto.

IL SIGILLO DEL CAPITANO - Dal 3-0 al possibile 2-1 nello spazio di pochi secondi: Luis Alberto perde un brutto pallone e innesca una percussione degli ospiti. La palla finisce a Faragò che dal lato destro dell’area prova vanamente a beffare sul primo palo Strakosha. Il Cagliari alza il baricentro e si espone alle ripartenze: dopo un tentativo di Milinkovic-Savic fuori di poco, la Lazio sigilla il successo con Lulic. Correa mura un lancio di Romagna, Immobile imposta in maniera magistrale il contropiede e getta un fascio di luce sul capitano, alla prima rete stagionale. Al 78’ il bosniaco conduce un’altra ripartenza in superiorità numerica e prova a restituire il favore al compagno che mette incredibilmente fuori di destro. All’86’ Strakosha è provvidenziale nell’annullare il tentativo di Dessena ma dopo un altro tentativo a vuoto di Immobile, si deve arrendere al rigore di Joao Pedro (fallo di Bastos in area) che allunga a 10 la striscia di gare con almeno un gol al passivo dei bianconcelesti. Il 3-1 non scalfisce la festa per la centesima panchina di Inzaghi che ora vede all’orizzonte le gare contro Bologna, in trasferta, e Torino in casa. Se la Lazio dovesse replicare l’intensità mostrata oggi potrebbe calare un tris di vittorie in grado di cancellare le reiterate amnesie di fine autunno. Corriere dello Sport.