ROMA - Mentre il Milan gioca col Real al Bernabeu, l'Inter fa visita all'Atletico al Wanda Metropolitano: in altre parole, ci sono 23 Coppe dei Campioni in appena nove chilometri. Miranda torna in quella che è stata la sua casa per cinque anni, ma incappa in una serataccia. Lautaro Martinez entra in quello che sarebbe potuto essere il suo stadio, come da lui stesso dichiarato in tempi non sospetti ma, a differenza del compagno, non rimane preda di emozione alcuna. Anzi. È suo il gol che decide l'incontro, e che gol! Cross perfetto di Asamoah dalla sinistra a scavalcare la difesa e splendida volée acrobatica dell'argentino che non lascia scampo ad Oblak. Il portiere sloveno non riesce a ripetersi, dopo la grande parata effettuata in avvio (11') su Icardi. Il primo tempo, rete di Lautaro a parte, scivola via senza regalare particolari sussulti, ma evidenzia il grande lavoro sin qui effettuato da Luciano Spalletti: gioco a massimo due tocchi, fluidità di manovra e la sensazione di avere le pedine giuste al posto giusto. L'Inter che si presenta a Madrid è una squadra bella e concreta al tempo stesso, che non mostra alcun timore reverenziale e che persegue la propria idea di calcio senza snaturarsi a seconda dell'avversario. Nella ripresa, la girandola di cambi altera gli equilibri in campo e lo spettacolo ne risente fortemente: gli uomini di Simeone attaccano a testa bassa, esponendosi anche ad alcune ripartenze nerazzurre, ma le uniche occasioni pericolose sono un tap-in sciupato da Koke (con successivo salvataggio di Dalbert su Saúl) ed un miracolo di Handanovic su colpo di testa di Vitolo. Corriere dello Sport.
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L'Inter batte l'Atletico Madrid con un capolavoro di Lautaro
ROMA – Mentre il Milan gioca col Real al Bernabeu, l'Inter fa visita all'Atletico al Wanda Metropolitano: in altre parole, ci sono 23 Coppe dei Campioni in appena nove chilometri. Miranda torna in quella che è stata la sua...
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