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Juventus da record, Allegri insegue il Milan di Capello

Juventus da record, Allegri insegue il Milan di Capello

Sei giorni alla ripresa. Di fronte un calendario che se non fosse per quel Manchester United-Juventus permetterebbe quasi quasi già di brindare. Il record assoluto di vittorie dall’inizio di una stagione è in bilico: lo...

Redazione

Sei giorni alla ripresa. Di fronte un calendario che se non fosse per quel Manchester United-Juventus permetterebbe quasi quasi già di brindare. Il record assoluto di vittorie dall’inizio di una stagione è in bilico: lo stabilì il Milan di Fabio Capello nel 1992, arrivando a 13 successi di fila; lo insegue l’attuale Juve, la quinta di Allegri, arrivata già a quota 10. Qui si guarda oltre le 10 vittorie con cui Garcia firmò il primato di A cinque anni fa con la Roma, si guarda a tutte le competizioni, a ciò che gli allenatori amano, vincere una partita alla volta per arrivare più avanti possibile. E a questo punto Allegri ci crede e guarda a quota 14 e oltre.

ESEMPIO. Il tecnico bianconero è stato spesso invitato alla secolare discussione che mette di fronte amanti del bel gioco e pragmatici che badano solo a vincere. Eccolo, il pensiero di Allegri: «Da giovane mi piacevano gli allenatori vincenti, come Capello». Appunto. Ora l’ha messo nel mirino. Perché Genoa, Empoli e Cagliari - i prossimi tre avversari in campionato - non sembrano in grado di poter fare scherzi o mettere il bastone tra le ruote della Juve. E lo United di oggi non è più quello di Ferguson che spaventava solo a leggere la formazione. Quindi il record è possibile. Anche perché la Juve, sulla spinta del «vogliamo diventare i numeri uno» del presidente Agnelli, proprio ora ritrova pedine importanti nell’economia di un turn over che sta dando frutti d’oro: Douglas Costa, Khedira, i preziosi De Sciglio e Spinazzola. Quelli che nel Milan di Capello erano i Boban, i Savicevic, i Donadoni e i Massaro, pedine fondamentali nell’organico perfetto che aveva in Van Basten, Rijkaard e la difesa a quattro comandata da Baresi i punti fondamentali della propria forza.

RICORDO. Proprio Allegri qualche giorno fa è tornato su quel Milan: «Ero in campo a Pescara quando vinsero loro (era la vittoria numero 5 della serie, ndr). Ricordo che Capello, dopo essere passato da 4-2 a 5-4 disse “se non abbiamo perso questa, non perdiamo più”. Scherzi a parte, noi pensiamo a vincerne una per volta...». Quest’ultimo concetto per l’allenatore juventino è fondamentale. Si rischia di sentirsi rispondere male se gli si chiede sia possibile vincerle tutte: «Non cominciamo con queste cose!» ha zittito tutti una settimana fa, dopo la decima a Udine.

Matuidi: "Juve, non ci si può rilassare..." Corriere dello Sport.