Una collezione di assi con tutela del made in Italy. Modric chiodo fisso, con il contorno di Kross e timida attenzione (per ora) nei riguardi di Milinkovic-Savic. Senza dimenticare il plotoncino dei talenti di casa nostra, capeggiati da Barella e Chiesa. Ma siamo appena all'inizio, calma. L’Inter di Marotta nascerà così, partendo dal rafforzamento di una base messa in tempi non sospetti. I paletti del FPF sono stati quasi abbattuti con una sana politica di rientro che dovrebbe consentire di agire in mare aperto a partire dalla sessione estiva di mercato.
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Inter, una tripletta da bomber Marotta: Modric, Barella e Conte
Una collezione di assi con tutela del made in Italy. Modric chiodo fisso, con il contorno di Kross e timida attenzione (per ora) nei riguardi di Milinkovic-Savic. Senza dimenticare il plotoncino dei talenti di casa nostra, capeggiati da Barella e...
UN NUMBER ONE - L’Inter ha bisogno di un leader, di un carismatico dentro e fuori dal campo. Un nome vince per distacco, quello di Luka Modric. Anche per la recente conquista del Pallone d’Oro, non perché abbia alzato un trofeo, ma soprattutto perché è sintesi mirabile delle suddette necessità. Luka è genio, leadership: più o meno come fu Pirlo per la Juve, a parametro zero, Marotta rapace sulla preda quando il Milan aveva deciso di scaricarlo. Modric ha un anno e mezzo di contratto, di rinnovo fin qui non ha voluto sentir parlare, se non cambierà idea la porta resterà spalancata. Dalla prossima primavera potrebbe incassare il bonus (della serie: liberami, c’è un accordo) garantitogli da Florentino Perez. C’è chi vince per distacco, Luka appunto, chi ha grossa considerazione (Kroos, ma non è che il Real si priverà di tutti i migliori..) e chi la fisicità necessaria (Milinkovic-Savic), a patto che il cartellino non costi una tombola. Ma in una scaletta gerarchica, nessun dubbio, comanda Modric.
CONTE E MOU - Marotta è un estimatore di Conte, lo portò lui alla Juve, ebbero da ridire nell’estate del 2014 per alcune vicende di mercato e fu addio. Non ultimo il mancato arrivo, due anni prima, di Verratti in bianconero, il Psg anticipò. Sono legati, ma Conte è furbo. Antonio immagina che l’Inter possa puntarlo per un eventuale post Spalletti, l'intrigo esiste. Corriere dello Sport.
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