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Higuain, Rugani, Pjanic: la chiave è la stessa

Higuain, Rugani, Pjanic: la chiave è la stessa

ROMA – L’ imprevedibilità del personaggio, sempre in contromano sull’autostrada, è sintetizzata da una storiella di ieri mattina. Fali Ramadani si sveglia di buon mattino, mentre Milano quasi dorme ancora. Ha un...

Redazione

ROMA - L’ imprevedibilità del personaggio, sempre in contromano sull’autostrada, è sintetizzata da una storiella di ieri mattina. Fali Ramadani si sveglia di buon mattino, mentre Milano quasi dorme ancora. Ha un contatto telefonico con Fabio Paratici e con la Juve per la famosa doppia operazione in corso (Rugani-Higuain in orbita Chelsea: serve pazienza), poi gli dicono di cambiare rotta. Una telefonata dalla Germania, il Bayern è sulle tracce di Ante Rebic, un altro suo “fratello” croato, richiesta precisa di Kovac. E così, il famoso contromano sull’autostrada, Ramadani vola all’aeroporto e fa perdere le sue tracce. Il Bayern è un boccone prelibato, c’è da anticipare il Manchester United. E diventerebbe un bel tesoretto per sbloccare il mercato della Fiorentina: con l’Eintracht Francoforte resiste un accordo, la cessione frutterebbe una percentuale vicina al 50 per cento. Il classico sblocco di mercato per una Viola che ha accolto Gerson in prestito e che non ha certo rinunciato al sogno Pjaca.

MIRE A CENA - Ramadani ha 55 anni, origini macedoni-serbe, un eccellente rapporto con Miralem Pjanic. L’amicizia che si è trasformata in collaborazione fitta. L’invito a cena di mercoledì a Milano, la conferma (sibilata, lontana da orecchie indiscrete) che per inaugurare il nuovo corso sarebbe bello un trasferimento con il botto. Ramadani aveva proposto Pjanic al Chelsea tre settimane fa, aveva coinvolto il Barcellona, la convocazione milanese è un bivio con trappola. Il rinnovo con adeguamento, oppure vediamo cosa offre il mercato.

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