Il primo del casting si chiama Eusebio Di Francesco. Il primo del casting viola, naturalmente, e chiediamo scusa per l’omissione. Ci sembrava abbastanza implicito, considerate due cose essenziali. La prima, retrodatata: la Fiorentina aveva cercato Di Fra nella tarda primavera del 2017 quando il rampante abruzzese aveva deciso di lasciare il Sassuolo. E aveva ottenuto il via libera, indipendentemente dai vincoli contrattuali in corso con Squinzi. La seconda, attualizzata: la Fiorentina vuole correre, della serie chi ha tempo non ne perda, sapendo che Pioli è in scadenza (le nuvole nere si sono addensate, il rinnovo da settimane e settimane non è compendiato) e che Di Fra può avere in futuro corteggiatori di ogni tipo.
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Di Francesco alla Fiorentina, primo vertice
Il primo del casting si chiama Eusebio Di Francesco. Il primo del casting viola, naturalmente, e chiediamo scusa per l’omissione. Ci sembrava abbastanza implicito, considerate due cose essenziali. La prima, retrodatata: la Fiorentina aveva...
IL FACCIA A FACCIA - Così il primo del casting val bene un summit lontano da orecchie indiscrete. Come quella volta nel 2017, quando la Roma non si era ancora materializzata (ma lo avrebbe fatto presto). Rispetto a due anni fa, la Fiorentina sa di non avere - almeno in Italia - concorrenti pericolose. Di Francesco può piacere a tutti, ma nelle gerarchie stavolta la Fiorentina comanda considerato che nessuno tra i club che la precedono (una classifica non in linea con i programmi e con la competitività dell’organico) può andare su Eusebio. Il summit è servito per constatare il gradimento di Di Francesco - che c’era anche nel 2017 - per un organico perfetto sull’onda del 4-3-3 che resta il sistema di riferimento. Certo, poi bisognerà capire come e quando la Fiorentina riuscirà a resistere per i gioielli stracorteggiati la scorsa estate (Chiesa in testa). Ma questo tema è stato toccato e si è arrivati alla giusta determinazione che spesso un’uscita da 70 oppure 80 milioni ti può consentire di programmare una squadra magari più forte. Corriere dello Sport.
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