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David Pizarro si ritira: «La Roma è la mia seconda pelle»

David Pizarro si ritira: «La Roma è la mia seconda pelle»

ROMA – David Pizarro dice basta. A 39 anni, il centrocampista cileno ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo al termine di una lunga e gloriosa carriera che, in Italia, gli ha visto indossare le maglie di Udinese, Inter, Roma e...

Redazione

ROMA - David Pizarro dice basta. A 39 anni, il centrocampista cileno ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo al termine di una lunga e gloriosa carriera che, in Italia, gli ha visto indossare le maglie di Udinese, Inter, Roma e Fiorentina. "E' arrivato il momento - ha detto in un'intervista a 'La Tercera' il Pek, che domenica disputerà la sua ultima partita con l'Universidad de Chile contro il Curico Unido - Arriva per tutti, è arrivato anche per me. Per una questione personale, sono io che lascio il calcio, e non viceversa. Rimpianti? No, ma è comunque una cosa difficile, perché la maggior parte delle persone con cui ho parlato, Universidad compresa, mi ha chiesto di non ritirarmi". Pizarro, che assicura di non voler fare politica, svela poi di aver ricevuto una telefonata di Totti, che gli ha chiesto dei consigli mentre pensava al ritiro: "Si', perché provava sentimenti contrastanti. Quando si é ritirato, non avrebbe voluto farlo. Quindi la situazione era: 'Io voglio ritirarmi', ma questo si contrapponeva a quello che lui stava facendo in quel momento. Voleva continuare e io volevo smettere.Sono cose di cui si parla da compagni, poi alla fine prendi la decisione".

ROMA SECONDA PELLE - Quali sono stati i suoi anni migliori in Italia è presto detto: "Gli anni con la Roma, per quello che hanno significato. La Champions League, lo lotta per lo scudetto contro una squadra così forte come l'Inter di Mourinho. Ma fisicamente e sul campo eravamo fortissimi. Anche all'Udinese, abbiamo portato la squadra in Champions dopo 90 anni. E questo la gente te lo riconosce.Così come so che qui all'Universidad mi saranno riconoscenti.Faccio parte della loro storia, sono sulla 18esima stella. Sarò eternamente grato per quanto ho vissuto. Il club che mi ha segnato di più? Ad oggi, la mia seconda pelle è la Roma. Il tecnico che mi ha influenzato di più in carriera? Luciano Spalletti, che ora sta facendo molto bene all'Inter". (In collaborazione con Italpress) Corriere dello Sport.