Cristiano Ronaldo trova l’accordo con il Fisco

(di Andrea De Pauli)

MADRID (SPAGNA) - Una multa di 19 milioni e una condanna a due anni di carcere, che non sconterà mai. Così dovrebbero risolversi definitivamente le grane con l’Erario iberico per Cristiano Ronaldo. La locale Agenzia Tributaria, infatti, avrebbe finalmente dato l’ok all’accordo profilato tra i legali del neojuventino, il Publico Ministero e l’Avvocatura di Stato. Si chiude, pertanto, con un patteggiamento di cui, in principio, il cinque volte Pallone d’Oro non voleva neppure sentire parlare, ma che poi ha finito per accettare per risolvere la questione in tempi rapidi ed evitare un estenuante procedimento.

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L’ACCORDO - Un anno fa, un CR7 visibilmente infastidito, aveva promesso battaglia davanti all’accusa di evasione fiscale. «Il Fisco spagnolo conosce nei dettagli tutti i miei guadagni», la posizione ribadita all’infinito, in quei giorni, dal portoghese. «Abbiamo sempre consegnato tutta la documentazione. Non ho mai nascosto nulla, né o mai avuto intenzione di evadere le imposte». Dodici mesi dopo, l’uomo che ha segnato più di tutti nella storia della Champions (120 gol) torna sui suoi passi e opta per il patteggiamento, riconoscendo le irregolarità contestate, relative agli esercizi 2011, 2012, 2013 e 2014, che avrebbero portato a un evasione pari a 14.768.897 milioni di euro. Attraverso l’accordo accettato in queste ore, la cifra verrebbe abbassata a 5,7 milioni, ma tra multe e interessi il portoghese dovrà sborsare circa 19 milioni, oltre alle spese processuali. Ancora da confermare, invece, la situazione relativa alla eventuale condanna penale. L’Agenzia tributaria, infatti, spinge per la conferma a due anni di carcere, al fine di fissare un precedente che, in caso di recidiva, porterebbe a rendere la sentenza esecutiva. Il Pubblico Ministero, invece, sembra più propenso a tramutare in un ulteriore multa la condanna. C’è da scommettere che, un volta risolta la questione, Ronaldo potrà finalmente lasciarsi alle spalle tutta la questione e trasferire con un certo sollievo la sua residenza fiscale in Italia.

@andydepauli

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