calciomercato

Di Biagio: “Dobbiamo crederci. Belgio da non sottovalutare”

Di Biagio: “Dobbiamo crederci. Belgio da non sottovalutare”

REGGIO EMILIA – “Il Belgio è una grandissima squadra che è stranamente a zero punti. Non sarà una partita semplice, non penso che regaleranno qualcosa. Conosco il loro potenziale. Noi abbiamo tante soluzioni, da...

Redazione

REGGIO EMILIA - "Il Belgio è una grandissima squadra che è stranamente a zero punti. Non sarà una partita semplice, non penso che regaleranno qualcosa. Conosco il loro potenziale. Noi abbiamo tante soluzioni, da valutare con attenzione". Così il ct della Nazionale Under 21 Gigi Di Biagio nella conferenza stampa di presentazione della partita decisiva contro il Belgio agli Europei di categoria.

Di Biagio, Kean titolare

"Ci sono un paio di giocatori da valutare. Ci metterei la firma per giocare come l'ultima volta, una squadra che conclude per ben 30-35 volte. Dobbiamo migliorare nella precisione negli ultimi metri. Ma questo non dipende dal numero degli attaccanti che giocheranno, ci sarà sicuramente Moise Kean e poi vedremo. Siamo fiduciosi, perchè come sempre è il risultato che fa la differenza". Ancora sulla formazione, Di Biagio dice: "Calcolando due giocatori infortunati e uno squalificato (Zaniolo, ndr), non penso di cambiare tanto. Tre giocatori al massimo ma devo aspettare ancora l'allenamento".

Italia U21, l'urlo degli azzurrini durante l'inno stordisce il bambino

Bisogna vincere, senza attendere altri risultati

Su come la squadra sta vivendo questa vigilia, Di Biagio aggiunge: "Di queste situazioni ne ho vissute abbastanza, devo trasmettere anche a loro queste sensazioni. Ma vedo nei loro sguardi che vorrebbero giocare oggi ed è una cosa molto importante. Abbiamo un obiettivo che è quello di vincere, senza aspettare cosa accade sugli altri campi". Sulla possibile distrazione per il risultato di Polonia-Spagna, il ct replica: "È la partita più complicata, ma non abbiamo alternative. Ci siamo già passati, vediamo quello che succede ma dobbiamo pensare prima a vincere e poi al numero di gol". Corriere dello Sport.