Quali sono i club che più si erano informati sul giocatore canadese? "I club interessati sono sempre stati tanti, ma uno dei nodi erano le commissioni da corrispondere agli agenti. A marzo sapevamo che non sarebbe andato in Premier League proprio per questo discorso, dunque stavano aspettando delle offerte dall'Italia perché è un paese che a livello fiscale poteva essere in grado di portare avanti le negoziazioni. E hanno fatto bene ad attendere. Prima ci sono stati i discorsi con l'Inter, poi si è inserita la Juve di Giuntoli e poi ci stava lavorando in maniera importante il Napoli di Manna. Che però non ha affondato".
Ricordo che il Napoli, ad un certo punto, era avanti. Come mai non si è chiusa la trattativa con i partenopei? "Premetto che David, ai suoi compagni di Nazionale, aveva detto di voler andare al Napoli, ma in quel momento di stallo c'è stata l'accelerazione della Juventus che si è rivelata esser decisiva. I campioni d'Italia hanno successivamente cambiato strategia ed obiettivo. E' stato quello il momento in cui i bianconeri, senza più una concorrenza serrata, si sono portati avanti e hanno chiuso l'affare, riuscendo ad accontentare anche le esigenze del calciatore e degli agenti. Inizialmente le commissioni richieste erano di 25mln, poi sono riusciti a trovare un accordo per la metà della cifra".
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