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Vicino al Napoli a gennaio, Biraghi e il Torino: storia d’amore destinata a durare

Francesco Giovinazzo
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La decisione di risolvere in anticipo la questione del riscatto dimostra quanto Biraghi sia diventato centrale per la squadra

Cristiano Biraghi si avvicina, sempre di più, ad essere un giocatore a tutti gli effetti del Torino. Dopo il suo arrivo in prestito dalla Fiorentina lo scorso 3 febbraio, il club granata ha deciso di procedere con il riscatto del calciatore. Proprio su questo si è soffermata l'edizione odierna della Gazzetta Dello Sport.

Biraghi, dal prestito al riscatto: il Toro pensa di blindarlo fino al 2027

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"In fin dei conti, ciò che accadrà sarà una logica e naturale conseguenza del colpo di fulmine nato tra Biraghi e il Toro. Il 3 febbraio il giocatore era arrivato dalla Fiorentina con la formula del prestito. L’affare concluso dal direttore tecnico, Davide Vagnati, prevedeva l’inserimento negli accordi di un’opzione di riscatto a favore del Toro per un importo fissato a un milione. Un diritto di riscatto che può trasformarsi in obbligo se Biraghi giocherà un certo numero di partite. Ma il Toro non aspetterà che raggiunga il numero necessario a far scattare l’obbligatorietà del riscatto. Il club è soddisfatto, procederà con l’acquisto a titolo definitivo. Quel giorno – e qui torniamo sempre al 3 febbraio - Biraghi si presentò allo stadio Olimpico Grande Torino raccontando "finalmente sono arrivato al Toro". Vi resterà ancora molto tempo: non più un contratto fino a giugno, ma si allungherà fino al 30 giugno 2027". 

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