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In una sessione di calciomercato che sta dimostrando, giorno di giorno, come nulla sia più impossibi

In una sessione di calciomercato che sta dimostrando, giorno di giorno, come nulla sia più impossibi

In una sessione di calciomercato che sta dimostrando, giorno di giorno, come nulla sia più impossibile, c’è una suggestione che prende sempre più corpo nell’ambiente milanista. Tra le varie ipotesi che conducono...

Redazione

In una sessione di calciomercato che sta dimostrando, giorno di giorno, come nulla sia più impossibile, c'è una suggestione che prende sempre più corpo nell'ambiente milanista. Tra le varie ipotesi che conducono all'attaccante che completerà la squadra di Montella, da Kalinic ad Aubameyang passando per Belotti e Ibrahimovic, c'è un nome che inizia a circolare con sempre maggiore insistenza come il possibile colpo di scena di chiusura del mercato del Milan. Parliamo di Edinson Cavani, attaccante classe '87 del Paris Saint Germain, sotto contratto col club francese fino a giugno 2020.

PSG, ANCHE MBAPPE' - Un nome emerso timidamente nei mesi scorsi come uno dei tanti big avvicinati dalla coppia Fassone-Mirabelli a closing non ancora completato e che riemerge in questa sezione conclusiva del mercato in coincidenza con i rumors che vedono il PSG sempre più vicino a chiudere, dopo Neymar, anche il clamoroso affare che porterebbe alla corte di Emery la stella classe '98 del Monaco Kylian Mbappè. Un affare che potrebbe arrivare a sfiorare, bonus compresi, i 200 milioni di euro e che metterebbe a disposizione della società francese un reparto offensivo potenzialmente devastante, con Cavani affiancato da Neymar e da Mbappè, con i vari Di Maria, Draxler, Guedes, Pastore, Jesè e Lucas che vedrebbero clamorosamente ristretti i propri spazi.

IL PSG DEVE CEDERE - Da un'improvvisa abbondanza, impossibile da gestire per qualsiasi allenatore, e l'esigenza di dover sistemare i conti a livello di bilancio entrate/uscite ma soprattutto di tetto salariale, nascerebbe la necessità per il Paris Saint Germain di sfoltire copiosamente il proprio reparto offensivo. La logica porta a pensare che sia più agevole e razionale trovare una sistemazione per molti degli esterni in rosa (Lucas, Guedes e Di Maria in pole), piuttosto che rinunciare a Cavani, l'uomo da 49 gol in 50 partite nella stagione passata e già a bersaglio nella prima giornata di campionato e unico vero centravanti di ruolo di Emery. Eppure, esistono alcuni fattori che fanno supporre che l'arrivo a Parigi di due stelle di prima grandezza come Nemyar e Mbappè possa "favorire" in qualche modo l'uscita di un pezzo da 90 come Cavani.

UNA NUOVA SFIDA? - Liberato lo scorso anno della presenza scomoda di Ibrahimovic, il Matador ha disputato la sua miglior annata di sempre, che non è bastata tuttavia a confermarsi campione di Francia e a fare il definitivo salto di qualità in Champions League, vero obiettivo della proprietà qatariota, naufragato per l'ennesima volta nell'infausta notte di Barcellona. Con Neymar desideroso di prendersi la scena, compresa una posizione in campo più centrale (simile a quella che ha nel Brasile e che mai avrebbe avuto con Suarez e Messi vicini), con un'età non più verdissima dalla sua parte, Cavani potrebbe dunque fare una scelta drastica per la sua carriera, decidendo di accettare una nuova entusiasmante sfida, di comune accordo con un PSG che varerebbe una linea più giovane per arrivare al successo. I tanti milioni di euro messi sul piatto dal Milan cinese, pronto a svenarsi per il grande numero 9 da dare a Montella per affiancarlo al più acerbo Andrè Silva, e l'inizio di un nuovo progetto potenzialmente vincente possono essere argomenti convincenti per il campione uruguaiano. Che a Parigi guadagna circa 10 milioni netti a stagione, staccato clamorosamente dall'ultimo arrivato Neymar e che in rossonero troverebbe una proposta di 8 più bonus per più stagioni, quelli che fino ad oggi Mirabelli e Fassone hanno prospettato al sogno proibito Aubameyang.

GLI INDIZI DI FASSONE E MIRABELLI - Dalle parole dei due dirigenti milanisti, che continuano ad insistere sulla voglia di ponderare fino in fondo la scelta del bomber del futuro, si evince come si voglia aspettare la classica occasione, la tipica situazione ad incastro prima di sferrare l'assalto decisivo. Per Kalinic il Milan può chiudere in qualsiasi momento, ma prima si attenderà che da Dortmund o, perchè no, da Parigi si muova qualcosa per coronare l'ultimo grande sogno dell'estate. Un sogno di nome Cavani? CalciomercatoCOM.