L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sulla trattativa per il rinnovo di Dries Mertens e il Napoli. I precedenti dicono che quella è già stata la stagione buona per prolungare il rapporto. Capitò così nel giugno del 2020, anche allora Dries era in scadenza. Bastò un pranzo a quattr’occhi con Aurelio De Laurentiis, nel roof garden di uno degli alberghi più prestigiosi del lungomare. Non una trattativa vera e propria, ma il giocatore capì che c’era la volontà del patron. Attese con pazienza e firmò il 17 giugno, quella sera stessa il Napoli di Rino Gattuso vinse la Coppa Italia.
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Rinnovo Mertens, De Laurentiis solo in un caso può decidere di esercitare l’opzione
Il Napoli ha un'opzione per il rinnovo di Dries Mertens, De Laurentiis può decidere di esercitarla solo in caso di qualificazione Champions
Rinnovo Mertens, De Laurentiis aspetta la Champions per esercitare l'opzione
Quell’accordo, con un ingaggio di 4,8 milioni netti più bonus, scade nel giugno 2022, ma ha un’opzione per il club di essere prolungato di un anno ancora alle stesse cifre. Opzione che il Napoli può esercitare entro giugno. Che poi il club quella opzione non la eserciterà ritenendo fuori linea quell’ingaggio che al club costa 9 milioni di euro è probabile. Ma è possibile che se con i gol e la gioia che porta in campo Dries continuerà a trascinare il Napoli, De Laurentiis capirà che non avrà molto senso cambiare la vecchia strada per la nuova. Che uno così, anche a 35 anni, è difficile da sostituire. E gli basterà un segnale per sedersi e trovare un modo di stringersi la mano e continuare.
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