Qualcuno dice che l'attuale mercato del Napoli ricorda quello della stagione 2014-2015. Ed ecco che, con un play off di Champions alle porte, ritorna lo spettro dell'Athletic Bilbao.
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Qualcuno dice che l’attuale mercato del Napoli ricorda quello della stagione 2014-2015. Ed ecco c
Qualcuno dice che l’attuale mercato del Napoli ricorda quello della stagione 2014-2015. Ed ecco che, con un play off di Champions alle porte, ritorna lo spettro dell’Athletic Bilbao. Una ferita ancora aperta, non c’è che...
Una ferita ancora aperta, non c'è che dire. Michu doveva tirare quando ne aveva la possibilità...e invece decise di tentare un passaggio sventurato verso il compagno (che, se la memoria non m'inganna, dovrebbe essere Callejon).
Gli azzurri potevano qualificarsi ai gironi di Champions, ma la sorte, ancora una volta, voltò le spalle alle squadre italiane.
L'auspicio è che il Napoli possa invertire la rotta, ma corre d'obbligo una precisazione. Il Napoli di oggi è assai diverso rispetto a quello che affrontò il Bilbao il 19 agosto di tre anni fa. I tifosi devono stare tranquilli.
La squadra è difficilmente migliorabile (considerati i margini di spesa del Napoli, è chiaro che se prendi Cristiano Ronaldo fai il salto di qualità, ma è utopico), tuttavia... va detto che allo stesso tempo è sciocco correre dietro i tanti nomi che ci propone il mercato.
La crisi d'astinenza da calcio giocato è comprensibile, ma considerando l'impatto di giocatori come Zielinski, Milik, Rog e Diawara... paradossalmente il Napoli è già più forte dell'anno scorso. Migliorerebbe anche se non dovesse agire sul mercato.
Milik è mancato per gran parte della scorsa stagione, è da ritrovare a pieno regime. E parliamo di un centravanti stratosferico.
Rog deve esplodere definitivamente, mentre Diawara e Zielinski dopo il "battesimo" dell'annata 2016/2017, devono consacrarsi a livelli altissimi.
Inoltre, non bisogna sottovalutare l'aspetto puramente tattico. La squadra, sapientemente gestita da Mister Sarri, gira a meraviglia e durante il ritiro estivo il tecnico può dedicarsi a quei dettagli da migliorare che, di solito, fanno la differenza nei grandi tornei.
Occhio però che Ounas è fondamentale. Sarebbe un'alternativa essenziale, sia per Callejon che per Insigne. Può giocare su ambo le fasce ed è molto forte con entrambi i piedi. Prendere lui e cedere Giaccherini significa potenziare la rosa. Stesso dicasi per Berenguer.
Il punto è che bisogna avere fiducia nell'operato di Giuntoli che, ancorché silenzioso, sa come acquistare "assegni circolari", che saranno poi valorizzati dalla mano di Sarri. REDAZIONE - .
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