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Osimhen-Galatasaray, ci sono stati due momenti decisivi per il trasferimento – SI

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Nel corso della lunga ed estenuante trattativa, sono state due le tappe cruciali per la cessione del nigeriano al club turco
Bruno Stampa

Il Napoli e il Galatasaray hanno trovato l'accordo per il trasferimento in Turchia di Victor Osimhen: la carriera dell'attaccante nigeriano proseguirà dunque a Istanbul, nonostante una trattativa lunga e complessa, come ricostruito da Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di mercato, sul proprio sito.

Osimhen-Galatasaray, i due momenti chiave: 8 luglio e 20 luglio (ore 19,08) - SI

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"Victor Osimhen dal Napoli al Galatasaray: finalmente siamo usciti da un tunnel infinito. Ci sono stati due momenti chiave che vi abbiamo raccontato in assoluta esclusiva: 8 e 20 luglio. Proprio l'8 liglio, a tarda ora e malgrado i trionfalismi di chi aveva parlato operazione fatta per l’offerta turca da 75 milioni, abbiamo sottolineato che la presentazione di una lettera di credito o di un fideiussione sarebbe stato il passaggio fondamentale per chiudere l’affare. Da quel momento è stato un autentico passaparola da parte di chi aveva messo clessidre ed emoticon di tutti i tipi. Proprio da quel momento le famose garanzie hanno avuto il sopravvento, a conferma della necessità dover viaggiare step by step. Con orgoglio per la tutela della notizia, stavolta sì, e per non fare in modo che si evitassero figuracce come “David non viene alla Juve” (aveva dato preferenza ai bianconeri dal 4 aprile)  e “Conceicao al 99 per cento non sarà riscattato dalla Juve” (ehm, sorvoliamo). E così siamo arrivati a ieri, ore 19,08, quando abbiamo annunciato con un tweet esclusivo la chiusura della trattativa – stavolta sì – che porterà Victor a Istanbul molto presto. Senza fare confusione sulle cifre (35 milioni di base fissa non sarebbero bastati), sui bonus (tra l’altro mai citati in precedenza e alla larga dal balletto “sono 5” “no, sono 2”, il gioco dei dadi all’interno della stessa “parrocchia”: che confusione..) e sui dettagli che fanno la differenza. Come la tempistica legata alle garanzie: dall’8 al 20 luglio c’è una bella distanza, la prossima volta meglio un tweet in inglese-spagnolo in meno e un po’ di attenzione in più. Le notizie restano, il ritardo anche.