Partiamo dalla volontà del giocatore, che ha detto no ai 40 milioni a stagione offerti dall'Al Hilal di Simone Inzaghi ma non è neppure disposto a scendere dai 12 milioni attualmente guadagnati, tagliando fuori la Serie A ma pure mercati come la Premier League. Il Gala, invece, gliene offre 16 e Victor, discorsi economici a parte, si è trovato così bene a Istanbul da volerci rimanere. L'ostacolo è l'offerta prospettata al Napoli, 60 milioni, che a De Laurentiis non va bene. D'altronde il club turco, come altri, è solito muoversi in questa maniera: fare leva sul sì del giocatore per costringere le società a scendere sul cartellino (dice niente il nome di Calhanoglu?).
Il Napoli non ci sente ed è disposto a portare Osimhen in ritiro se non arriveranno 75 milioni. E a quel punto, perché non sognare una super-coppia con Lukaku? Poteva accadere già la scorsa stagione, è vero, ma Antonio Conte aveva ammesso di essere arrivato a cose sostanzialmente già fatte (la rottura tra il giocatore e la società dopo un 2023/24 da incubo con il nigeriano che aveva spinto per andare via), ora sono passati 12 mesi, c'è di nuovo la Champions League da giocare e anche uno scudetto sul petto da difendere. I tifosi sognano, un mito azzurro come Bruno Giordano ci spera ("Con Osimhen il Napoli diventa invincibile, attacco stellare" le parole a Il Mattino) e le vie del mercato sono infinite...".
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