Secondo quanto riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, in caso di qualificazione alla prossima Europa League un centravanti è di troppo nel Napoli di De Laurentiis. Sarebbe tutta un’altra storia quella azzurra. Da cominciare a riscrivere secondo nuovi parametri, perché dentro un bilancio farebbero fatica a resistere stipendi da mille e una notte. È il calcio ai tempi del Covid, quello che ha sventrato le finanze delle società, dando un’occhiata alle uscite ed adeguandole ai ricavi. Ma l’idea, chiaramente, prevede contenimento e non certo ridimensionamento, perché De Laurentiis non intende intaccare il prestigio di un club che negli ultimi undici anni non si è mai negato un giro nel Vecchio Continente e, per riconquistare l’elite, proverebbe a fare diversamente.
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Napoli in Europa League, un centravanti sarebbe di troppo: lo scenario
Secondo quanto riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, in caso di qualificazione alla prossima Europa League un centravanti è di troppo nel Napoli di De Laurentiis. Sarebbe tutta un’altra storia quella azzurra. Da cominciare...
Napoli in Europa League, un centravanti sarebbe di troppo
In attacco, ci sono tre centravanti (Mertens, Osimhen, Petagna) e uno comincerebbe ad essere di troppo, un’esagerazione che una stagione relativamente “piena” non giustificherebbe. E comunque, l’Ounas di Crotone, che è altro, ma sta sempre in attacco, val la pena di essere rivalutato. Gianluca Gaetano, che ha solo ventuno anni, con i sei gol e i tre assist in 27 presenze stagionali con Pecchia alla Cremonese sta aggiungendo credibilità al proprio talento.
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