E' l'influenza ad aver tolto Nikola Maksimovic dall'elenco dei convocati di Sarri per Torino-Napoli: il centrale serbo non è volato con il resto della squadra in Piemonte ma per gli azzurri non si tratta di certo di una perdita grave, almeno a giudicare dalle scelte fatte dall'allenatore partenopeo finora. Arrivato nel calciomercato estivo del 2016 pagato una cifra importante da De Laurentiis (circa 25 milioni di euro), il serbo non è mai riuscito a dimostrare sul campo di valere quella cifra. Certo non ha avuto grandi occasioni per mettersi in mostra, chiuso come è stato da Albiol e Koulibaly, la coppia titolare che sotto la guida Sarri ha palesato una crescita costante e indiscutibile. I numeri in questo caso sono chiari: appena due presenze in questa stagione (1 in campionato, 1 in coppa), ancora di meno lo scorso anno quando in totale riuscì a collezionare soltanto 12 apparizioni con la maglia azzurra. Meglio di lui anche Chiriches che quest'anno è già a quota sei presenze, mentre lo scorso anno ne collezionò sedici.
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Maksimovic adesso è un enigma, prigioniero in azzurro: una sola ipotesi per il futuro
Maksimovic adesso è un enigma, prigioniero in azzurro: una sola ipotesi per il futuro
Ipotesi prestito - Facile allora pensare che Maksimovic possa diventare uno dei nomi in uscita del calciomercato Napoli, con il calciatore che a gennaio o (con maggiori possibilità) a giugno chieda di andare via. Il problema in realtà è rappresentato dalla cifra spesa dagli azzurri al momento dell'acquisto: quei circa 25 milioni di euro che pesano con un macigno in qualsiasi trattativa per l'ex centrale granata. Una somma della quale difficilmente i partenopei riusciranno a rientrare, considerato lo scorso minutaggio dell'ultimo anno e mezzo di Maksimovic. Ecco perché per lui l'unica strada percorribile sembra quella del prestito per provare a rilanciarsi e a far risalire il suo valore. Quello che a Napoli non è riuscito mai a dimostrare.
Fonte: calciomercato.it
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