Sulla trattativa: "Adesso bisognerà inventarsi una strategia inedita e inaspettata, un «compromesso» che riesca a fronteggiare questa «crisi» insospettabile che il destino ha voluto scatenare in quei sedici metri in cui mancherà un po' aria. Nasce un tempo nuovo, restano dodici giorni appena per allestire il piano-B e poi se capita anche quello C. Però ancor prima che l'ecografia trasformasse i sospetti in certezza, nel silenzio dei propri pensieri Antonio Conte e Giovanni Manna si sono lanciati nelle riflessioni. Un centravanti andrà preso, un uomo che condivida con Lorenzo Lucca il peso di una responsabilità grossa, e non è poi mica semplice addentrarsi in questa foresta".
Sul fattore in aiuto degli azzurri: "Però Manchester sponda United è terra di affari felicissimi e li gioca Hojlund, antica passione. Hojlund sarebbe un innesto a presa rapida. Conosce l'Italia, non dovrebbe ambientarsi, sarebbe favorito dalla presenza di McTominay per inserirsi nel Napoli. Vede la porta e garantisce fedeltà al progetto. Poi ci sono le intenzioni dello United, che vuol far cassa (una quarantina di milioni, magari di più) e quelle del Napoli, che ha già speso 155 milioni".
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