L'edizione odierna de La Repubblica ha svelato alcuni retroscena sul doppio colpo messo a segno ieri dal Napoli: Fabian Ruiz e Alex Meret. Due colpi di grande prospettiva, ecco quanto scritto dal quotidiano:
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Fabian e Meret pronti a fare la differenza: il primo richiesto da Ancelotti, il secondo è un pupillo di De Laurentiis
Fabian e Meret pronti a fare la differenza: il primo richiesto da Ancelotti, il secondo è un pupillo del presidente De Laurentiis
"Entrambi si sono legati al Napoli fino al 2023: progetto lungo anche perché sono due giovani talenti. Lo spagnolo è classe ‘ 96, il friulano ha un anno in meno (‘ 97) e sono pronti a fare la differenza al San Paolo. Fabian è il terzo acquisto più costoso della storia del Napoli, che ha pagato la clausola rescissoria di 30 milioni di euro per strapparlo al Betis Siviglia, il club in cui è cresciuto.
Meglio di lui solo Higuain e Milik, sintomo delle grandi aspettative da parte della società azzurra nei suoi confronti. Carlo Ancelotti lo ha voluto fortemente. Sarà un elemento prezioso: aggiunge centimetri ( sfiora il metro e novanta) in mediana ma anche tanta qualità con un sinistro morbido. I tifosi del Napoli impareranno a conoscerlo presto. Nel frattempo hanno potuto ascoltare il messaggio di benvenuto in spagnolo con tanto di sottotitoli in inglese. « Sono felice di essere a Napoli. Ho già visitato la città e mi piace molto, spero di poter contribuire a realizzare i nostri sogni”». Poi l’unica frase in italiano che è quasi doverosa. « Forza Napoli sempre». Una “fede” sposata per il contributo decisivo di Ancelotti.
Un altro lo avrà Alex Meret, un vero e proprio pupillo di De Laurentiis. Il presidente lo avrebbe voluto acquistare già la scorsa estate e di fatto non l’ha mai perso di vista. L’annata condizionata da infortuni (la pubalgia, poi il problema alla spalla) non ha intaccato la fiducia nei confronti del 21enne di Udine, considerato un predestinato. Il dodicesimo sarà Orestis Karnezis: il greco si è sottoposto ieri mattina alle visite mediche a Villa Stuart".
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