Manca sempre meno al taglio del nastro di partenza della Serie A 2019/20. La domanda che tutti si pongono riguarda la vittoria dello Scudetto con l'eventualità di strappare lo scettro alla Juventus, regina in carica da 8 stagioni. La squadra torinese non sarà doma e tenterà di entrare ancor di più nella storia del calcio ma, forse mai come questa volta, non sarà semplice riuscire nell'impresa. Napoli e Inter, in primis, si sono fortemente rinforzate e stanno continuando a farlo per poter riportare gioiose vittorie nelle case dei propri tifosi, bramosi di trofei e gloria e, chissà che non ci riusciranno.La guerriglia continuerà anche in Europa con le 7 italiane (aspettando il Torino, ai playoff di Europa League) che proveranno a salire sul carro dei vincitori per riportare il tricolore sul tetto d'Europa dopo almeno 10 stagioni di inattività.Importanti valutazioni a pochissimi giorni dalla nascita della nuova stagione, le abbiamo raccolte, in esclusiva ai nostri microfoni, da Paolo Condò, una delle più importanti firme del giornalismo italiano, volto noto di SKY SPORT e della Gazzetta dello Sport, nonché unico giornalista italiano a designato per la votazione del Pallone d'Oro che ha tenuto a sottolineare la bellezza del prossimo campionato e anche le sorprese per la prossima Serie A.Tra poco comincia la Serie A, ci sarà la solita sinfonia o finalmente un cambio di registro? Che tipo di campionato sarà? "Ci sarà una polifonia, poi non so come va a finire. L'anno scorso il campionato non è nemmeno cominciato, si può dire. A parte il Napoli che per un certo periodo di tempo ha tenuto gli occhi fissi davanti, le squadre hanno dato il campionato per finito prima ancora di iniziare per il cosiddetto "effetto Ronaldo". L'effetto paura causato dal portoghese ha portato tutte le squadre, tranne il Napoli, a dare il campionato per finito. Quest'anno quell'effetto è stato assorbito e soprattutto mi sembra che Inter e Napoli si siano rinforzate e si stiano rinforzando a dovere. La Juventus ha aggiunto altri grandi calciatori, essenzialmente per essere competitivi in Champions League. Inoltre ha aggiunto un grande allenatore che, però, ha bisogno di scolarizzare i suoi giocatori e potrebbe metterci un po'. Credo sia molto importante per Napoli e Inter partire bene, soprattutto per gli azzurri che già alla seconda ha la trasferta in casa della Juventus".L'unica volta che il Napoli ha vinto all'Allianz aveva Sarri che ora è sulla panchina della Juventus, quanto inciderà? "Il povero Sarri è anche malato in questo momento. Sarà molto importante per il Napoli il fatto che Sarri non può aver ancora completato il suo processo di scolarizzazione della squadra. Ancelotti, che è un uomo che sa cogliere i momenti, andrà a Torino per vincere perché gli si è aperta una finestra di opportunità. E' assurdo che il calendario metta di fronte la prima e la seconda di tre degli ultimi quattro campionati alla seconda giornata ma in questa assurdità c'è una grande opportunità per il Napoli".Sono arrivati top player, da Lukaku a Ribery, e ottimi prospetti futuri come Lozano e De Ligt. La Serie A può tornare ai fasti di un tempo e ad essere la meta più ambita dai grandi campioni? "La più ambita no: Inghilterra e Spagna sono troppo più avanti, con le squadre più famose del mondo. Torna ad essere un campionato molto interessante. Sarebbe importante che il nostro contingente di Champions League ed Europa League per guadagnare ulteriore spazio. I grandi giocatori non vanno solo in club che li possono ben pagare ma vanno in squadre che possano dar loro la gloria. Lo stesso vale per il Napoli, che è diventata fortemente attrattiva con Ancelotti che ha vinto più volte la Champions League e con il fatto che sia una squadra stabilmente in Europa. Non so come vada a finire la storia con James Rodriguez ma se un calciatore che ha giocato nel Real Madrid e nel Bayern Monaco valuta la possibilità di vestire la maglia del Napoli, vuol dire che è diventato un grande club. L'Inter è destinata ad aumentare il suo appeal, perché è uscita anche dal Financial Fair Play. L'Atalanta, invece, ha altri obiettivi. Già il fatto di essere arrivati lì è una grande storia. Non mi sorprenderei se Gasperini facesse un miracolo e porterebbe i suoi alla fase ad eliminazione diretta. In quel caso, però, è possibile che paghino qualcosa in campionato".Parlava di James Rodriguez: può essere utile al Napoli o la squadra è al completo con gli acquisti già effettuati? "La campagna acquisti del Napoli è stata molto buona perché Ancelotti aveva indicato una serie di ruoli scoperti e situazioni da riempire e sono state riempite. James costringerebbe a ridisegnare l'assetto tattico della squadra ma per uno come lui lo fai. Io lo ridisegnerei, ne vale la pena. Il mercato del Napoli per ora è da 7/7,5. Diventerebbe da 9 se arrivasse uno tra James e Icardi".Icardi, invece, alzerebbe l'asticella del club? "Icardi è più forte di Milik e se decidesse di venire, farebbe fare un salto di qualità alla squadra".L'uomo in più per il Napoli sarà Ancelotti? "Sarà Ancelotti del secondo anno. L'anno scorso è stato fatto un mercato "di passaggio". E' arrivato un calciatore che si è rivelato molto azzeccato come Fabian Ruiz ma dall'altro lato c'è stato il doloroso addio di un calciatore che per il Napoli non è stato come gli altri e cioè Marek Hamsik. Io credo molto nel rispetto all'interno del mondo del calcio e Ancelotti, in questo non avevo dubbi, ha avuto molto rispetto per Hamsik. Gli ha proposto un nuovo ruolo, ha provato a capire se potesse essere funzionale per la squadra, non è stato così e alla fine si sono separati in modo molto signorile. Questo è quello che va fatto quando devi maneggiare la "vecchiaia" calcistica di uno che ha dato tanto come Hamsik. Quest'anno non ci sono più debiti di riconoscenza da pagare, ha capito quali sono le forze a sua disposizione e sarà più libero".Chi sarà il calciatore rivelazione del Napoli? "Quando analizziamo il Napoli dimentichiamo sempre un calciatore che all'Ajax mi faceva impazzire: è Younes. Per me è colui che può sorprendere".Griglie di valutazione? "Mi è arrivata la mail che mi chiede di indicare la mia griglia di partenza, quest'anno il Napoli lo inserirò come secondo. L'anno scorso sbagliai fragorosamente non mettendo il Napoli tra le prime quattro".Al primo posto chi ci mette? "Parlavamo di rispetto. Quando una squadra vince per otto anni consecutivi, è irrispettoso non metterli in pole position per il nono campionato. Ci metterò la Juventus, poi magari perderà, però è quasi d'obbligo".Ancelotti è l'unico allenatore ad esser rimasto sulla panchina di una big, a differenza delle altre che dovranno ripartire quasi da zero. E' un vantaggio questo progetto di continuità? "Il Napoli è una squadra che legherà le sorti del suo campionato alla partenza, secondo me, perché potrebbe scattare molto più veloce".di Salvatore AmorosoRedazione ©RIPRODUZIONE RISERVATA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE WWW.CALCIONAPOLI1926.IT
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ESCLUSIVA – Condò: "Mercato da 9 con James, il Napoli può sorprendere. Punto su Younes, mi esalta"
Paolo Condò, firma eccelsa del giornalismo italiano, in esclusiva ai nostri micorofoni, ha fatto il punto della situazione sulla prossima stagione"
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