calciomercato napoli

Foschi: “Oggi i procuratori comandano più dei DS. Su De Laurentiis…”

Giovanni Pietropaolo

Le parole del DS Rino Foschi a Radio Punto Nuovo
02:56 min

Il DS Rino Foschi si è espresso ai microfoni di Radio Punto Nuovo sulla gestione del calciomercato moderno. Sono sempre più frequenti i casi in cui i calciatori optano per lasciare una squadra a scadenza di contratto per potersi accordare conseguentemente con un altro club senza passare per la società. Come ad esempio sta cercando di fare Fabian Ruiz con De Laurentiis.

Foschi: "De Laurentiis ha avuto soddisfazioni, ma non sarà mai Ferlaino"

Di seguito le dichiarazioni del DS Rino Foschi a :

"Nel mercato è sempre stato il finale, il mese di agosto ad essere quello più frenetico. Le società sperano sempre di giocare al ribasso".

Sui parametri zero

"Le regole sono quelle, ma non mi piacciono. Non è bello nei confronti delle società: c'è chi subisce e chi ci guadagna. Ognuno fa i propri interesse, ma non c'è più amore per il calcio, per la propria maglia, per questo lavoro... Mancano anche i grandi presidenti, i Moratti o i Ferlaino che ci mettono soldi e passioni nelle squadre. Qualche buon esempio resiste ancora, ma sono sempre più rari. Io sono ancora libero e senza squadra, ne soffro. Spero di tornare quanto prima in pista, ma sembra non esserci più spazio per chi fa questo lavoro con passione. Oggi i procuratori comandano più dei direttori sportivi. Ormai i direttori sportivi non hanno più potere, non esistono più. Comandano presidenti e procuratori, ma qualche regola va cambiata e imposta. Anche perché non è accettabile vedere commissioni da 30-40 milioni di euro che finiscono poi in banche estere, che vanno fuori dal sistema calcio".

Su De Laurentiis

"É un presidente che a Napoli ha avuto le sue soddisfazioni, ma non raggiungerà mai quello che ha fatto Ferlaino. Lui cerca sempre di stare nel sicuro e non incidere sul conto in banca della società. Oggi in Italia si fa calcio o come De Laurentiis o con i fondi stranieri, con le borse. Non ci sono alternative. Intanto, i tifosi sono sempre quelli, mentre le proprietà si muovono solo per business. L'unica speranza è che questa gente, nonostante facciano i loro interessi, riescano a fare la gioia dei tifosi e delle persone appassionate".