Questa volta, l’indicazione sarà tutta contraria. Da tempo il patron azzurro ha apparecchiato il tavolo per Massimiliano Allegri, con il quale i rapporti sono ottimi da anni, al punto che c’è chi è convinto che le firme siano già arrivate. È la stessa strada seguita dalla Juventus undici anni fa, il precedente è più che positivo. Poi sarà complicato per il Napoli, e per chiunque altro, replicare il ciclo d’oro allegriano a Torino, ma affidarsi a Max è anche un manifesto programmatico, messaggio alla concorrenza e ai giocatori, in squadra o da prendere: il Napoli seguirà una strada completamente diversa da quella vissuta con Garcia, ha l’obiettivo di essere competitivo ai massimi livelli. E c’è di più.
A oggi, l’Inter non si è mossa, né per Allegri né per altri. Del resto, nonostante le sirene dall’Arabia Saudita si intensifichino, al momento non ve ne sarebbe motivo: il club non mette in discussione Simone Inzaghi, e dallo stesso allenatore piacentino al momento non è arrivata alcuna apertura ufficiale all’Al-Hilal. In caso di clamoroso addio, però, non è certo un mistero che il nome del livornese sia storicamente gradito a Marotta, che per l’Inter ci aveva pensato già in passato. Giocando d’anticipo, il Napoli toglierebbe dal mercato una delle ipotesi più logiche, se il ribaltone arriverà davvero".
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