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Cavani, il retroscena dell’ex agente: “Sarebbe rimasto a Napoli se il presidente…”

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L'ex procuratore di Cavani a 1 Station Radio: le sue considerazioni

Giovanni Ibello

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa e procuratore di Edinson Cavani ai tempi del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com e ripreso da CalcioNapoli1926.it.

Di seguito l'intervista ad Anellucci:

L'ex procuratore di Cavani a 1 Station Radio: le sue considerazioni

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Il mercato del Napoli ti sta piacendo?

"Una stagione come quella appena terminata, altalenante ma che ha comunque portato la squadra in Champions, ci dice che la piazza napoletana merita di più. Sono arrivati Olivera e Kvaratskhelia, giocatori promettenti, ma pur sempre scommesse. A Napoli vorrei calciatori già affermati. Qualche giorno fa De Laurentiis, col suo solito modo di fare, ed evito di aggiungere altro, ha parlato di scelta economica e vil danaro, riferendosi a Mertens e Koulibaly. Perché nessun giornalista gli ha chiesto se lui fa i film come scelta di vita o per guadagnare? Quando si chiedono soldi, Adl inizia ad attaccare tutti, dai calciatori ai procuratori. Gli atleti dovrebbero accettare Napoli, secondo De Laurentiis, solo perché la città è bella, si vive bene e la piazza è calorosa. Mi fa sorridere il suo modo di fare. Nessun giornalista ha avuto il fegato di fargli questa domanda. Quando deve pagare, la butta sull'aspetto emotivo. Quando deve essere pagato, bada solo alla vil moneta, per parafrasare le sue dichiarazioni. Era un sassolino che, da tempo, desideravo togliermi dalla scarpa. Appena un suo calciatore gli chiede un adeguamento contrattuale, parte all'attacco".

Anche per Cavani è successa la stessa cosa?

"Assolutamente sì. Se avesse avuto un adeguamento contrattuale, Edinson sarebbe rimasto al Napoli. Ora De Laurentiis sta facendo gli stessi discorsi con Koulibaly, Fabian e Mertens, ma non mi sembra che Dries sia nato a Napoli o sia un tifoso azzurro. Mertens, come gli altri, è un calciatore, e con l'ingaggio dà da mangiare alla sua famiglia, compra casa e paga le bollette. Per i calciatori è un business, ma anche per i presidenti è lo stesso. Qualche presidente vuole fare il furbo scaricando sui calciatori l'aspetto emotivo del legame alla piazza, ma gli atleti devono guadagnare in 10/15 anni delle cifre che riescano a farli sopravvivere per tutta la vita. Basta con questo giochino di qualche presidente furbo".

Alcuni ben informati paventano la possibilità che Fabian trascorrerà un anno in tribuna?

"Un'altra mossa obbrobriosa ed imbarazzante di De Laurentiis. Kessié è andato in scadenza, si è accordato col Barcellona e ha giocato fino all'ultima di campionato col Milan, vincendo lo Scudetto. I tifosi hanno contestato la scelta del calciatore ed è stato giusto, ma i presidenti non possono cadere in questi atteggiamenti. Fabian Ruiz è un grande professionista, oltre che un ottimo calciatore: se il suo entourage ha chiesto un aumento per rinnovare, è una richiesta logica ed in linea con la crescita delle sue prestazioni. Se Adl acconsente, bene, altrimenti amici come prima: il ragazzo deve giocare fino all'ultimo giorno in cui è tesserato col Napoli, queste ritorsioni non sono tollerabili".