Enrico Varriale ha rotto il silenzio dopo la decisione della Rai di licenziarlo per giusta causa dopo la condanna in primo grado per stalking e lesioni ha diramato un comunicato in cui vuole far sentire le sue ragioni. A seguire le sue parole.

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Varriale dopo il licenziamento Rai: “Impugno la decisione. La verità sull’azienda”
Varriale dopo il licenziamento Rai: "Impugno il provvedimento. La verità sull'azienda"
—"Ricordando il principio costituzionale della presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, considero tendenziose e provocatorie le indiscrezioni di alcuni organi di stampa che, citando ‘fonti ufficiose Rai', ipotizzano altre ragioni alla base della decisione aziendale. Ribadisco la mia fiducia nei giudici e resto convinto che, sia in sede penale che giuslavoristica, riuscirò a dimostrare la bontà delle mie ragioni, a cominciare dalla impugnativa del licenziamento, per la quale ho già conferito mandato ai miei legali che negli ultimi quattro anni mi ha totalmente impedito di fare il mio lavoro - ma non mi ha mai sospeso cautelarmente dal servizio non essendoci motivazione per farlo - è già stata condannata dal Tribunale di Roma lo scorso 22 gennaio 2025, per la dequalificazione professionale operata nei miei confronti. Nella prima vicenda penale allo stato esiste una sentenza di condanna a 10 mesi, con pena sospesa e non menzione, avverso la quale ho già proposto appello. Non si è ancora conclusa la fase istruttoria del processo ed io stesso non sono stato ancora sentito dal Giudice".
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