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Scommesse e calcio, cosa dice la normativa in Italia

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Ci sono una serie di normative che tendono a regolare il settore
Redazione

Negli ultimi anni si è assistito alla diffusione delle piattaforme di gioco online che hanno cambiato il modo di intendere il divertimento digitale e dando nuova linfa vitale a un settore considerato di nicchia. Adesso i classici giochi da casinò sono divenuti veri e propri videogiochi, con funzioni speciali e grafiche incredibili che proiettano l’utente in una nuova esperienza di gioco.

Scommesse e calcio, cosa dice la normativa in Italia

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Girando per il web gli utenti si trovano di fronte centinaia di piattaforme con cui divertirsi, per questo motivo è fondamentale affidarsi e a esperti che sappiano indicare i migliori siti casino online sulla piazza, come quelli segnalati su miglioricasino.com. Chiaramente in Italia il gioco è legale e i maggiorenni possono divertirsi sia su piattaforme digitali sia in casinò terrestri. Ci sono, però, una serie di normative che tendono a regolare il settore in maniera dura, specialmente in determinati contesti, come nel caso del calcio. In questo articolo andremo a fare chiarezza su quali sono le normative che si inseriscono nel rapporto che c’è tra gambling e calcio.


Decreto Dignità, una normativa ancora in atto

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Quando si parla di normative, non tutte le nazioni sono allineate, emanando una serie di leggi che vanno a seconda del proprio pensiero, specialmente rapportato al calcio. In Italia, il rapporto tra calcio e casinò, come per i siti di scommesse, è sempre stato florido e proficuo, con una serie di collaborazioni importanti, come nel caso di Betclic con la Juventus nel 2011 oppure Bwin con il Milan nel 2007. Questo, però, nel giro di pochissimo tempo è cambiato, eliminando la possibilità da parte delle società calcistiche di trovare accordi con le nuove piattaforme digitali. Il motivo? L’emanazione del Decreto Dignità nel 2018, voluto fortemente dal Movimento 5 Stelle di Di Maio. In sostanza la normativa vieta la pubblicità al settore in ogni sua forma, che sia radiofonica o televisiva, sui giornali o in eventi sportivi. Questo ha evidentemente interrotto qualsiasi tipo di accordo tra i club calcistici italiani e le società di scommesse e di gioco, causando forti perdite economiche. Gli accordi possono esserci solamente se valevoli per l’estero, quindi se non riguardano il nostro Paese, come nel caso di Napoli e Rollbit, con quest’ultimo che diventerà Official EuropeanBetting Partner.

Cosa prevede il futuro per il Decreto Dignità

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Nella testa dei club di Serie A, chiaramente, c’è l’idea di voler cancellare questa normativa, specialmente alla luce dei 100 milioni persi a stagione da quando è in atto il Decreto Dignità. Una prima richiesta fu fatta durante la pandemia, ma non accolta dall’ex Governo. Nelle scorse settimane, è stato fatto un ulteriore affondo, limitato a circa 3 stagioni, con modalità diverse: promuovendo sponsor sulle maglie e tabelloni intorno al campo di gioco, ma vietando iniziative con tesserati e club. In questo modo per i club più importanti ci sarebbe una impennata di entrate. Le parti dialogano tra di loro e chiaramente si cerca di trovare un accordo, ma al momento la sensazione è che si continuerà sulla strada tracciata dal Movimento 5 stelle.

Le altre normative sul gioco d’azzardo

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Oltre al divieto imposto nel Decreto Dignità che va oltre al mondo del calcio, le piattaforme di gioco dal 2009 sono obbligate a pubblicare su tutti i siti il divieto di gioco ai minori, così come l’introduzione del codice fiscale per aprire un conto. Recentemente, inoltre, è stato deciso di inserire tutte le info sul gioco responsabile.

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