Intensa ed emozionante la testimonianza della campionessa paraolimpica delle Fiamme Oro, Enza Petrilli che da anni domina il tiro con l'arco paralimpico. Emozionata per la presenza di numerosi studenti e autorità, ha raccontato la sua storia, l’incidente che l’ha costretta su una sedia a rotelle, il cammino di ascesa fino all’argento nelle paraolimpiadi di Tokio e le tre medaglie d’oro a Dubai. "La fragilità non è una debolezza, ma una parte della nostra umanità. Sostenere gli altri è un gesto di grande forza" ha concluso, ricevendo un caloroso applauso.
Inaspettato e gradito il saluto della signora Mennea, moglie del campione Pietro, che ha congiunto i due campioni, Pietro ed Enza, per la determinazione e l’impegno, definendoli entrambi “frecce del sud”.
Interessanti e stimolanti gli altri interventi, quello del Capitano Benito Curto del 2° reggimento Aviazione dell’esercito “Sirio” che ha esposto le attività svolte, per garantire sicurezza e protezione alla popolazione italiana e anche nelle missioni all’estero. Attraverso lo slogan “Vola alto vola libero”, metafora potente che rappresenta la libertà di scegliere chi vogliamo essere, ha presentato i principi della vita militare, che con le sue regole, insegna a dare valore alle piccole cose, a rispettare sé stessi e gli altri e a non arrendersi di fronte agli ostacoli. Ha invitato gli studenti a riflettere sui loro sogni e sui loro obiettivi, a diventare “comandanti” della propria vita, confidando in se stessi e nelle proprie capacità, incoraggiandoli a diventare cittadini attivi e consapevoli.
Anche la dott.ssa Angelina Ianchello, Assistente Sociale della Comunità Progetto Sud - Comunità terapeutica Fandango - che opera nel settore della tossicodipendenza, già impegnata in altri progetti di informazione e prevenzione nella scuola, ha raccontato la sua esperienza fatta di storie difficili, riconoscendo la necessità di un’educazione alla responsabilità verso se stessi e verso gli altri, a partire dalle piccole azioni quotidiane e della sana curiosità che tende alla conoscenza e conduce alla realizzazione dei propri sogni.
Giunto dall’Emilia Romagna, Moreno Buccianti fondatore della Nazionale italiana Sacerdoti calcio e allenatore anche della Nazionale Suore, racconta la sua storia di militante calciatore prima e di allenatore poi, impegnato nello sport e nella solidarietà.
A conclusione di una intensa mattinata, la straordinaria storia di resilienza e di rinascita raccontata da Fabrizio Maiello che dal carcere è finito per diventare testimonial di legalità, ha condiviso la sua esperienza anche con gli studenti del Polo Liceale, affinché nessuno “arrivi così in basso dove sono arrivato io” dice e oltre al suo impegno di testimonianza e di solidarietà, Fabrizio recordman di palleggi, alla fine dell’incontro nell’aria antistante l’auditorium ha dato dimostrazione delle sue abilità, trasmettendo agli studenti una bella carica di energia e allegria.
Con la coreografia curata dalla prof.ssa Stefania Greco, sulle note di “Run Boy Run” gli studenti del Liceo Coreutico, hanno voluto dare voce a chi non ne ha, un omaggio a chi lotta e non si arrende, a chi tende la mano e crede nella solidarietà.
L'incontro si è rivelato un'importante occasione di riflessione e crescita per gli studenti, che hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con esperti e testimoni diretti di valori fondamentali come legalità, solidarietà e inclusione. La scuola si conferma così un luogo di dialogo e formazione, promuovendo una cultura di rispetto e sostegno verso tutti.
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