Amin Younes, attaccante del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Der Spiegel. Queste le sue parole su Ancelotti e Gattuso, i due allenatori con i quali ha vissuto la sua esperienza in azzurro.
Le parole di Younes sul momento del Napoli
Come ti senti quando non giochi? “È stato lo stesso con Kosta Runjaic a Kaiserslautern. Posso gestirlo meglio quando qualcuno mi dice qual è il problema rispetto a quando non mi viene detto nulla. Penso che entrambe le esperienze negative siano state preziose per me. E a volte impari di più rispetto a quando tutto funziona senza intoppi”.
Low? “Personalmente, l’ho trovato eccezionale. E tecnicamente sono rimasto colpito da quanto ha fatto nel suo lavoro quotidiano. Pensi sempre: questo è un allenatore nazionale, deve solo assicurarsi che tutti i buoni giocatori siano in campo. Ma Löw ha lavorato molto sui dettagli in ogni sessione di allenamento. Un trainer è un leader prima di tutto”.
Napoli? “Non è un caso che siamo usciti dalla pausa coronavirus, vinto quattro partite su cinque e vinto la coppa Italia. La grande forza di Gattuso è la sua emotività. Ti dà la sensazione che non ci sia nulla di più importante del gioco, vuole che ti sacrifichi completamente. Gattuso è ancora mezzo giocatore dentro di se, fa ancora molto in allenamento e ti spinge come un giocatore al limite”.
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