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THE WINNER IS – Koulibaly dimentica di essere Koulibaly: è l’immagine di un Napoli assente

THE WINNER IS – Koulibaly dimentica di essere Koulibaly: è l’immagine di un Napoli assente

Ecco la rubrica del vincitore del match: questa volta però non ci sono veri vincitori, ma è tutto il Napoli che ne esce vinto

Redazione

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it benvenuti nuovamente nella rubrica “THE WINNER IS”, quella che ha la scopo di decretare il “vincitore” della partita in base ad una serie di parametri molto variegati quali l’intelligenza, la bravura, il carattere, la tecnica, l’etica ma ci sarà anche spazio, lì quando ci sarà poco da gioire per la satira e l'ironia.

Una serata da dimenticare per il Napoli: gli azzurri se ne ritornano in città con la coda tra le gambe. E in effetti non hanno tutti i torti perché perdere 2-1 contro la terzultima squadra in Serie A non è ipotizzabile per un club che tra 7 giorni dovrà affrontare l'Arsenal di Emery.

Eppure, se bisogna perdere energie, meglio qui che lì si penserà. Ma è pur vero che la seconda squadra del Campionato italiano non può permettersi tali scivoloni: è mancanza di maturità.

E c'è da sottolineare che se non fosse stato per Alex Meret e un paio di suoi prodigiosi interventi, come le due uscite su Caputo prima e Farias dopo, il risultato sarebbe stato ancora più scandaloso.

Ma Meret non basta, così come non basta Zielinski che spara una cannonata, un siluro che fa ben sperare ma in realtà illude soltanto. Illude perché al ritorno dagli spogliatoi la musica del Napoli non cambia, gli azzurri stonano ancora di più.

E uno sopra tutti è parso una nota stonatissima in un'orchestra già allo sbando: si tratta di KALIDOU KOULIBALY.

Vedere un Kalidou così è cosa assolutamente inedita. Fa notizia una prestazione di questo genere. Il senegalese infatti se ne torna al banco con tantissime insufficienze che gli fioccano dai quotidiani odierni.

Il senegalese è apparso confuso, disattento. Il numero 26 sembrare essere tra le nuvole. Più volte ha sbagliato interventi apparentemente semplici, spesso in ritardo.

Non lo si vedeva così in difficoltà dal match di Coppa Italia contro il Milan, quando Piatek decise di far impazzire le linee difensive del Napoli. Eppure l'azzurro non è stato impensierito così tanto neanche dai migliori calciatori del mondo come Mbappé, Neymar, Cavani, Firmino, Mané (Salah un po').

Eppure Ciccio Caputo e Diego Farias l'hanno fatto ubriacare in mezzo al campo. E l'emblema del suo essere out, fuori partita, è quando regala in modo assolutamente gratuito un corner ai toscani perché sbaglia il retropassaggio per Meret: una cosa così non si era mai vista da parte di Kalidou.

Koulibaly dimentica di essere Koulibaly per una serata, così come il Napoli dimentica di essere il Napoli. Il senegalese nella sua prestazione più brutta rispecchia a pieno titolo il suo club: completamente assente.

Sperano che il "non pervenuto" del Napoli sia dovuto al fatto che i giocatori siano già saliti sull'aereo diretto per Londra.

di Claudia Vivenzio