La volontà del club è la stessa di quella di Insigne: De Laurentiis proprio dopo le ultime prodezze a Madrid ha esaltato le sue qualità e vorrebbe tenerlo il più a lungo possibile in maglia azzurra. Ma nell'immediato non sono stati fissati incontri con i suoi manager e ieri da parte del club non sono arrivate repliche o risposte alle dichiarazioni di Lorenzo dal ritiro della nazionale. Da qui a fine stagione però ci sono due mesi per poter mettere a posto la situazione e in questo senso resta di fondo una sensazione di ottimismo.
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La volontà del club è la stessa di quella di Insigne: De Laurentiis proprio dop
La volontà del club è la stessa di quella di Insigne: De Laurentiis proprio dopo le ultime prodezze a Madrid ha esaltato le sue qualità e vorrebbe tenerlo il più a lungo possibile in maglia azzurra. Ma...
Insigne ha il contratto in scadenza nel 2019 e in questo senso le priorità del club sono state rappresentate dai contratti in scadenza nel 2018 (Mertens e Ghoulam). La filosofia societaria sui contratti e sugli ingaggi è parametrata a un tetto da rispettare: gli sforzi vengono fatti ma fino a un certo punto proprio per tenere presente il budget complessivo oltre cui non si può andare a sforare per gli equilibri di bilancio. Questo vale in generale e anche per il discorso di Insigne: ecco perchè ci fu una brusca interruzione della trattativa a Dimaro di fronte alla richiesta dei suoi manager Antonio Ottaiano, Fabio Andreotti e Francesco Della Monica di un ingaggio di 6 milioni. La cifra al lordo sarebbe stata di 12 milioni lordi all'anno da corrispondere a Insigne fin da luglio del 2016, non compatibile con la strategia aziendale sugli ingaggi.
Il discorso di mediazione tra le parti è ripreso in questi mesi, anche se il presidente De Laurentiis e i suoi manager non si sono rimessi più a tavolino. Ci sarà, quindi, bisogno di un riaggiornamento tra le parti, anche dopo le parole di Insigne che ha dato un messaggio chiaro a De Laurentiis. Ci sarà da trovare una convergenza, l'ultima proposta del club rappresenta un passo avanti rispetto all'estate (adesso si ragiona su 3 milioni di media per i prossimi 5 anni), nell'immediato, quindi, e cioè dal 2018, si partirebbe da cifre più basse ai 3 milioni che diventerebbero sensibilmente più alte negli ultimi anni dell'accordo.
La volontà reciproca è di trovare l'intesa ma l'offerta del club arriverà comunque fino a un certo punto. De Laurentiis parlò in passato di Insigne che potrebbe diventerebbe il Totti del Napoli e l'idea è sempre quello di farlo diventare una bandiera. Ora Insigne spinge per il nuovo contratto e si attende il nuovo appuntamento con i manager che seguono Lorenzo da quando era un ragazzino e cioè da quando giocava negli Allievi del settore giovanile azzurro. Antonio Ottaiano e Fabio Andreotti lo hanno visto crescere passo dopo passo, momento dopo momento, e oltre ad essere gli agenti di Lorenzo sono degli amici di famiglia tenendo presente il rapporto splendido con i genitori del ragazzo di Frattamaggiore, Carmine e Patrizia. Ai due vecchi manager si è poi aggiunto Francesco Della Monica, ex numero dieci di talento, che si occupa dello scouting dopo la sua esperienza in passato con l'Inter. Quest'anno Insigne sta vivendo la sua migliore stagione in azzurro, ha ribadito la sua volontà di restare a Napoli e attende un segnale da De Laurentiis. Il club, però, ha una filosofia aziendale che intende rispettare e, quindi, ci sono ancora distanze da colmare.
Da qui a fine stagione mancano due mesi e mezzo e ogni giorno potrebbe essere quello buono. Il contratto è in scadenza nel 2019, Lorenzo quindi senza l'eventuale rinnovo è legato comunque per altri due anni al Napoli. Ma risolvere la situazione del rinnovo in maniera positiva resta la volontà comune del club e dell'attaccante che a Palermo venerdì giocherà titolare con l'Italia contro l'Albania, il giusto premio a una grande stagione, la sua migliore a Napoli. Il Mattino.
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