La vicenda Reina si è risolta a tarallucci e vino. La vicenda Reina si è risolta per forza di cose. La vicenda Reina si è risolta grazie ad un gesto d'amore.
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La vicenda Reina si è risolta a tarallucci e vino. La vicenda Reina si è risolta per forza di cose.
La vicenda Reina si è risolta a tarallucci e vino. La vicenda Reina si è risolta per forza di cose. La vicenda Reina si è risolta grazie ad un gesto d’amore. Non ci è dato sapere quale sia il motivo che ha...
Non ci è dato sapere quale sia il motivo che ha convinto Reina a restare a Napoli almeno per un altro anno ma, per una volta, vogliamo essere romantici e credere che, a farlo, sia stato l'amore.
Quello dei tifosi del San Paolo che, durante il match contro l'Atalanta sono stati perfetti. Perfetti perchè avrebbero potuto fischiare il portiere dal momento che mise il piede in campo ed invece lo hanno accolto con un'ovazione. Perfetti perchè lo hanno sostenuto per tutta la durata della partita senza inveire nemmeno quando ha incassato il primo gol. Perfetti, perchè a fine gara hanno fatto la magia.
Reina è andato sotto la curva a salutare come è sempre stato solito fare ma, questa volta, invece di lasciarsi trascinare dal carisma del portiere spagnolo, sono stati loro ad abbracciarlo virtualmente e a saltare cantando assieme a lui. Lo spagnolo era restìo, si sentiva in colpa, non aveva le forze per trascinare i canti, tanto che i compagni hanno dovuto trascinarlo, ma le note e l'affetto di quei supporters azzurri, le mani che all'unisono scandivano il ritmo dell'amore, hanno messo a segno la rete più importante. Hanno impresso, nella mente di Pepe, la forza dell'affetto di cui sono capaci, facendo dimenticare al portiere, diatribe, e ripensamenti, soldi e prestigio. E Reina ha, poi, deciso. Lo ha detto a tutti, lo ha comunicato a tutti, con l'sms della gioia.
Ha deciso spinto da quei tifosi, belli, azzurri, affettuosi come solo i tifosi azzurri sanno essere. Convinto dai napoletani come solo i napoletani sanno convincere. In maniera semplice, con l'amore, il sostegno, con quella pacca sulla spalla che ha il sapore di un: "Guagliò, nun te preoccupà, t vulimm ben". Una pacca che ha fatto la magia.
Come detto all'inizio non sappiamo se siano stati davvero loro, ma, in un mondo fatto di soldi e contratti, per una volta vogliamo pensare che a fare la differenza, sia stata una cosa semplice quanto dirompente, come l'amore.
FOTO SSCN
REDAZIONE - Roberta Savarese
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