Valentini: “Juve-Napoli saltata per uno scontro di poteri, c’è una falla nel sistema”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Antonello Valentini, ex DG della Figc, che ha parlato del caso Juventus-Napoli. L'ex membro della federcalcio si è soffermato sullo scontro di poteri tra ASL e CTS, che è il punto cruciale che ha portato all'annullamento della partita ed a tutto il caos seguente. Questa vicenda ha creato una falla nel sistema, ha fatto saltare i patti che i club avevano fatto con ASL e Lega Serie A, per quanto riguarda le regioni singole ed i trasferimenti. Una vera e propria falla nel protocollo definito 'perfetto' dal ministro Spadafora. E' incentrata su questo la chiacchierata dell'ex FIGC Antonello Valentini.

LE PAROLE DI ANTONELLO VALENTINI

Queste le parole di AntonelloValentini: "Juventus-Napoli è saltata per uno scontro di poteri tra le ASL che hanno il diritto di gestire la salute in Campania ed il CTS. Questa vicenda ha fatto saltare il patto fatto tra questi due enti ed i club, vedremo come andrà a finire. Non mi esprimo su chi ha ragione o su chi ha torto. Il protocollo ha delle lacune e degli aspetti da rivedere rispetto alla attualità del momento. Il Genoa ha rispettato il protocollo ma ne ha creato un vulnus. Il ministro Spadafora ha dichiarato che il protocollo regge è che va rispettato se vogliamo continuare a giocare a calcio.

Due giocatori della Juventus, ovvero Bonucci e Chiellini, stanno aspettando i risultati dei tamponi per raggiungere la nazionale italiana. Altri quattro pur in isolamento fiduciario, hanno pensato di prendere un aereo senza conoscere il risultato del secondo tampone. Dopo la segnalazione della Juventus alla ASL di Torino mi aspetto che intervenga la magistratura per la violazione dell'isolamento fiduciario. Fossi stato il dg del Napoli avrei detto a De Laurentiis di andare a Torino. Ma, il Napoli ha fatto benissimo a trasferire il domicilio per l'isolamento fiduciario di gruppo. Resta da appurare, da parte della magistratura sportiva, il rispetto dei tempi del protocollo. Il protocollo prevede che fino a 13 positivi si deve giocare".