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Universiadi, Un San Paolo da Champions

Universiadi, Un San Paolo da Champions

Countdown per l’Universiadi: il restyling dell’impianto di Napoli

Redazione

Ci sono volute le Universiadi (dal 3 al 14 luglio) per far sì che il San Paolo si sottoponesse ad obbligato ammodernamento, al fine di rientrare nei fondamentali parametri della decenza e della sicurezza (con diritto di precedenza) in vista d’una kermesse di tale importanza. San Paolo ritoccato sfruttando appieno quei 23 e passa milioni messi a disposizione dalla regione. Ma, alla luce di ciò che si sta vedendo, il risultato potrebbe anche soverchiare le aspettative, l’impianto a cose fatte (necessariamente entro fine mese) potrebbe anzi offrire un più che apprezzabile colpo d’occhio.

La pista d’atletica, le balaustre, gli impianti audio e d’illuminazione, i bagni, gli spogliatoi, i maxischermi persino gli esterni (con qualche murale) e, dulcis in fundo, i sospirati sediolini. S’è messo mano a tutto, questo bisogna riconoscerlo, a tempi di record. Un bel punto di svolta, vera e propria àncora di salvezza queste benedette Universiadi, ove si pensi che se non ci fossero state, in tutta probabilità l’impianto avrebbe continuato inesorabilmente a languire.

Le Universiadi dunque a mo’ di ponte di collegamento con l’altrettanto imminente stagione calcistica in uno stadio che - una volta ultimato nella sua nuova veste - non dovrebbe penare più di tanto per passare i temuti controlli Uefa in vista dell’ennesima Champions da disputare. Ricordando che nel passato, in mancanza della specifica licenza, s’era indicato il palermitano Barbera quale stadio di “riserva” (pare che stavolta sia stato proposto il bolognese Dall’Ara).

E c’è poi un altro aspetto affatto trascurabile, quello relativo alla fuga dei tifosi dal San Paolo. Fra le causa della stessa, ed in percentuale per nulla trascurabile, proprio l'inabitabilità dell’impianto, impossibilitato addirittura ad offrire al pubblico i servizi di primaria necessità (su tutti quelli igienici). Le Universiadi, e poi ad agosto il campionato, prima della Champions e la Coppa Italia: tante belle cose da vivere lì dove stavolta il popolo azzurro - soprattutto se poi dovessero arrivare attraenti risposte dal mercato - potrà anzitutto contare su di una “seduta” molto meno scomoda; potrà verosimilmente espletare bisogni fisiologici senza l’angoscia di doverli trattenere per non aprire quella… porta (occorrerà al contempo rendere i faretti dei bagni non trafugabili…); potrà seguire le azioni di gioco su due maxischermi (definitivi) montati nei distinti ed in tribuna; potrà distinguere maglie ed altri particolari sul terreno di gioco con l’ausilio d’un impianto d’illuminazione super (pari se non superiore a quello dell’Allianz Arena, stando a ciò che ha rimarcato l’assessore comunale allo sport Ciro Borriello). Cds