Dalla naftalina al campo, stavolta da titolare in campionato dopo quasi un anno e mezzo (l’ultima dal primo minuto risale al 12 marzo 2017 contro il Crotone). L’esordio stagionale di Marko Rog da titolare, a Torino ha sorpreso ma non troppo, conoscendo Ancelotti ma anche le qualità e le caratteristiche di questo ragazzo croato che in patria ancora paragonano a Modric, nonostante non sia stato tra i convocati per il Mondiale in Russia.
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Ultima “scoperta” di Ancelotti, Marko Rog!
Dalla naftalina al campo, stavolta da titolare in campionato dopo quasi un anno e mezzo (l’ultima dal primo minuto risale al 12 marzo 2017 contro il Crotone). L’esordio stagionale di Marko Rog da titolare, a Torino ha sorpreso ma non troppo,...
ADATTAMENTO
Pronti via e con Maurizio Sarri si è rimesso sui banchi di scuola per imparare i movimenti della mezzala, lui che nella Dinamo Zagabria aveva giocato ovunque ma quasi mai in un centrocampo a tre. Lungo apprendistato, poi qualche apparizione che sembrava un preludio all’esplosione. Rog al primo anno ha stupito tutti contro Juve ( Coppa Italia) e Roma (campionato), non due rivali qualsiasi. Ecco perché nella passata stagione pensava di avere più spazio. Invece, tante presenze, ma nessuna da titolare in campionato.
FIDUCIA
Ancelotti ha parlato immediatamente di Rog con Cristiano Giuntoli, l’uomo che lo ha voluto in azzurro, facendo capire di riporre molta fiducia nel croato che considera un elemento di sostanza. In effetti è così perché Rog pressa e riparte, agendo al fianco di Hamsik. Lui è l’ideale per far riposare Allan e far coppia con il capitano o con Ruiz. Con lo spagnolo potrà rappresentare il futuro del centrocampo napoletano.
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Foto SscNapoli
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