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Udinese, la salvezza passa dal “San Paolo”

Udinese, la salvezza passa dal “San Paolo”

Focus sul prossimo avversario del Napoli: l'Udinese di Nicola, alla disperata ricerca di punti salvezza

Redazione

L'Udinese di Davide Nicola si presenta al "San Paolo" con tutta la voglia di fare punti utili alla causa bianconera, quella della salvezza. Impresa ardua, visto che il Napoli viene da due risultati negativi in campionato e non può lasciare terreno alle avversarie, altrimenti le altre inizieranno ad avvicinarsi pericolosamente. Basterà vedere bianconero (colori non propriamente amati...) per ripartire agli uomini di Ancelotti? Per quanto riguarda i friulani, si sa, non sono queste le gare dove costruire la salvezza, anche se a questo punto della stagione tutto fa brodo. 25 punti fin qui totalizzati, un pericoloso +4 sulla zona rossa che al momento della gara potrebbe anche essere minore. I friulani sono squadra storicamente tosta, ma poco è rimasto dell'Udinese dei tempi di Totò Di Natale, quella che collezionava qualificazioni europee ogni anno. In passato proprio da qui hanno spiccato le ali alcuni calciatori che poi hanno vestito l'azzurro, come Inler, come Allan. La realtà attuale è diversa, si parla di salvezze sofferte, ma qualcosa di buono (e da temere) sicuramente c'è. A partire da Rodrigo De Paul, autentica stella e tuttocampista friulano. Ala, trequartista, punta, seconda punta, mezzala: infinite sono le sue soluzioni tattiche così come i suoi colpi da biliardo. Ma anche i suoi compagni non sono da sottovalutare: dalla sorpresa Pussetto alla sostanza di Fofana a centrocampo. Più incerta la situazione in avanti: Lasagna è uno dei flop stagionali, così comeOkaka, arrivato a gennaio, non si è messo in mostra per gol e soluzioni offensive almeno fino ad oggi, tormentato anche da noie fisiche. A Nicola non è restato che affidarsi ad un'Udinese argentina, targata De Paul-Pussetto. Il resto della rosa, d'altronde, tra infortuni, annata negativa e confusioni tattiche (a lungo la squadra era alla ricerca di un'identità, senza un modulo certo), si è dimostrata modesta a livello tecnico. Uno su tutti, il caso Barak: sorpresa nel 2017-18, tanto da finire nel mirino delle big (Juve, Inter, lo stesso Napoli), desparecido quest'anno, complice un brutto infortunio che ancora non gli dà pace.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-1-1): Musso; Wilmot, Troost-Ekong, De Maio; Stryger Larsen, Fofana, Mandragora, De Paul, Zeegelaar; Pussetto; Lasagna

UOMO CHIAVE: De Paul

Il gioco friulano vive di verticalizzazioni per De Paul e gli altri attaccanti, ma la confusione tattica avuta quest'anno ha riguardato anche il modo di giocare. Non c'è uno schema preciso, il modulo di riferimento nelle ultime gare è il 3-5-1-1 con una maggiore propensione al gioco sulle fasce. Per la gara di domenica ci sarà da fare i conti con qualche forfait di troppo in difesa: pronto Wilmot, altrimenti si cercherà la soluzione d'emergenza con l'inserimento di Ter Avest e lo spostamento di Stryger Larsen al centro. Davanti spera in una maglia dal 1' Okaka, che contende il posto a Lasagna. Poi ci sarà il solito De Paul che può partire a centrocampo così come trequartista o addirittura punta: ovunque giochi risulta spesso il migliore. Ma basterà per tornare a fare punti a Napoli? Dove i friulani non fanno risultato dal clamoroso 3-3 del dicembre 2013 e non vincono addirittura dall'aprile 2011, quando dall'altra parte c'era ancora Inler, decisivo con un gol splendido dei suoi (1-2). L'anno scorso questa sfida terminò 4-2 in una delle serate più belle del Napoli di Sarri: rimonta e Juventus a -4 dopo il pareggio di quest'ultima a Crotone, a quattro giorni dallo scontro diretto. Com'è andata a finire lo sapete tutti...

Tony Sarnataro

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