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The Turning Point – Milik realizza un gran gol, ma a perdere è il calcio italiano

The Turning Point – Milik realizza un gran gol, ma a perdere è il calcio italiano

The Turning Point - Arek Milik realizza un gran gol, ma in Sampdoria-Napoli a perdere è il calcio italiano

Redazione

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato, Champions League o Coppa Italia assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.

Sarebbe interessante poter parlare di quanto avvenuto in campo, di una Samp che ha retto sotto i colpi del Napoli per oltre un'ora di partita, della squadra di Sarri a tratti in difficoltà nel giocare il pallone a causa del terreno di gioco non proprio asciutto (per usare un eufemismo), ma purtroppo bisogna soffermare l'attenzione su quanto successo sugli spalti.

Per tutta la durata della partita, infatti, i tifosi della Sampdoria hanno intonato cori discriminatori nei confronti di Napoli e dei napoletani. Uno "spettacolo" becero che ormai va in scena ogni domenica, in qualsiasi stadio d'Italia. Esasperato già nel corso del primo tempo è stato Sarri a richiamare il quarto uomo per "difendere" il proprio popolo. Un amore viscerale e anche un po' sanguigno quello che lega il mister alla città e al popolo azzurro, un sentimento che in più di un'occasione si è palesato e quella di ieri sera è stata l'ennesima dimostrazione.

Dicevamo del richiamo di Sarri al quarto uomo, al quale è seguito un annuncio da parte dello speaker che invitava i tifosi della Samp a fermarsi. Per tutta risposta sono arrivati i fischi del Marassi ed il match è continuato. Al rientro dagli spogliatoi è ancora l'allenatore del Napoli a discutere con l'arbitro Gavillucci. Arriva un secondo annuncio e un'altra bordata di fischi. Scene di ordinaria amministrazione sui campi italiani.

Quello che accade dopo è, forse, il segnale che qualcosa potrebbe cambiare. Arek Milik subentra a Mertens e al primo tiro in porta realizza una rete davvero spettacolare. Il bomber polacco esulta con una linguaccia che dall'arbitro viene intesa come provocazione nei confronti dei tifosi doriani: sanzionato con il cartellino giallo. Lo stadio intero intona nuovamente a gran voce i soliti cori. Soltanto allora il direttore di gara decide di sospendere il match e Ferrero, presidente della Samp, dalla tribuna è costretto a scendere in campo ed invitare i propri tifosi ad essere rispettosi dell'avversario.

In pochi avrebbero creduto ad una scena così, ma purtroppo per il calcio italiano è stato ripresa in diretta e vista ovunque. C'è chi pensa a voler vendere e pubblicizzare il campionato di Serie A all'estero, ma con quale coraggio si pensa di poter attuare una manovra economica se poi lo spettacolo del campo viene infangato da una parte di "tifosi" così? La definizione di tifosi per certi elementi offende chi va allo stadio per il puro divertimento di godersi una partita della propria squadra del cuore, un comportamento assurdo ed inaccettabile.

Ieri sera non ha perso solo la Samp, è tutto il calcio italiano ad aver fallito. Non perché si tratta di Napoli o dei napoletani, non è la prima volta (e non sarà l'ultima) in cui dagli spalti si intonato cori discriminatori. Nulla potrà cambiare fino a quando non saranno prese provvedimenti esemiplari. Il calcio è uno sport magnifico, fatto per chi vuole supportare con passione la propria squadra!

di Armando Inneguale e Luca D'Isanto

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