The Turning Point – Mario Rui, non chiamatelo riserva

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato, Champions League o Coppa Italia assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.

A Verona il Napoli è fiacco, spento e privo dell'imprevedibilità che lo ha contraddistinto fino ad ora. La mancanza di un centravanti possente che possa fare a sportellate con gli avversari si fa sentire. Lo stesso Sarri in conferenza ha dichiarato che, quella di ieri, sarebbe stata la partita perfetta per Milik. Il destino ha tirato un brutto scherzo ai partenopei, c'era la possibilità di alungare le distanze dall'Inter e tenere lontana la Juve ma il pari porta a casa un punto che, tutto sommato, non arreca poi troppi danni.

Il tecnico campano ha svelato l'arcano che ha dato modo a tutti di dire la propria: chi è il sostituto di Ghoulam? Sembra quasi ironico, dopo le più svariate ipotesi, che il ricambio di un terzino sinistro sia un altro terzino sinistro. Assurdo, eppure è stato proprio Mario Rui a sopperire alla mancanza dell'algerino e non Giaccherni o uno degli altri nomi fatti nel corso dei tre giorni post Manchester. Il difensore portoghese ha disputato 60 minuti di alti e bassi, ma il suo esordio è stato abbondantemente sufficiente. Considerando il contesto del match e valutando la stanchezza generale, Mario Rui può rientrare tra i "migliori" in campo, in compagnia di Lorenzo Insigne. Se si considera che prima della partita di ieri aveva collezionato solo una presenza in campionato e che la sua ultima apparizione da titolare risaliva alle amichevoli estive, si può tranquillamente vedere il bicchiere mezzo pieno e dare fiducia a questo ragazzo.

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Redazione - Luca D'Isanto e Armando Inneguale.

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