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Troppe spese, l’Anm taglia i fondi per le corse serali straordinarie della Linea 2 del Metrò d

Troppe spese, l’Anm taglia i fondi per le corse serali straordinarie della Linea 2 del Metrò d

Troppe spese, l’Anm taglia i fondi per le corse serali straordinarie della Linea 2 del Metrò dedicate ai post-partita del Napoli allo stadio San Paolo. Per seguire i propri campioni anche nelle gare notturne di coppa e campionato, i...

Redazione

Troppe spese, l'Anm taglia i fondi per le corse serali straordinarie della Linea 2 del Metrò dedicate ai post-partita del Napoli allo stadio San Paolo. Per seguire i propri campioni anche nelle gare notturne di coppa e campionato, i tifosi azzurri saranno costretti a tornarsene a casa a piedi, come già accaduto mercoledì sera, in occasione del big match di Champions con il Nizza. La Linea 2, infatti, non è di proprietà di Anm, ma è gestita da Trenitalia attraverso un contratto di servizio con la Regione Campania, che però non copre l'orario del post-partita notturna. Finora, l'azienda dei trasporti cittadina aveva dato fondo alla cassa, pagando di tasca propria le corse straordinarie, per consentire ai tifosi il rientro da Fuorigrotta. Una spesa di circa 100mila euro all'anno tra i 9 e i 12mila euro a viaggio per un pacchetto in media di 10 corse serali. Costi che, però, con la crisi, non sono più sostenibili. Il fondo quest'anno non sarà rinnovato.

«L'Anm afferma l'amministratore unico della società Ciro Maglione non può pagare servizi di trasporto gestiti da terzi. Dobbiamo osservare le regole della contabilità aziendale e lavorare al risanamento. Se questi servizi non ci saranno remunerati, queste corse straordinarie non ci saranno più quest'anno». Chi dovrebbe pagare, allora? «Non tocca a me dirlo chiosa Maglione io mi occupo solo di gestire l'azienda e di risanare i conti, per garantire un servizio migliore ai cittadini. Sono valutazioni che spettano ad altri».

«La condizione di crisi che investe l'Anm- prosegue il manager - ci impone di lavorare, sulla base degli indirizzi del consiglio comunale, dell'ammistrazione e del socio unico, a programmi che assicurino il risanamento finanziario dell'azienda insieme ad una ipotesi di rilancio del trasporto pubblico locale su scala non solo cittadina, ma anche metropolitana. Sbagliano di grosso quanti pensano che la mia funzione sia quella di liquidatore dell'Anm o che il mio ruolo sia di accompagnarla al fallimento. Sostenuto dall'affetto per la mia città, dalle mie risorse professionali, dal lavoro del personale e di tanti che con me condividono questa sfida, sono impegnato a realizzare un programma che salvi e rilanci il ruolo dell'azienda. Questi obiettivi conclude Maglione si potranno realizzare a condizione che sugli indirizzi di risanamento e rilancio convergano unitariamente gli sforzi di tutte le istituzioni, delle forze sociali e dei lavoratori».

Per aiutare a risolvere il problema delle corse serali del post-partita, intanto, la Ctp, società partecipata della Città Metropolitana, ha dato la disponibilità ad aumentare i collegamenti da Fuorigrotta verso la zona flegrea e l'area nord giuglianese. Ma non basta. I quartieri orientali e il centro restano comuque scoperti.

«È inaccettabile- attacca Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti- che tornare a casa da Fuorigrotta dopo le partite del Napoli sia un terno al lotto. Garantire la mobilità dei cittadini e dei tifosi del Napoli è un dovere istituzionale e un problema di ordine pubblico e di sicurezza. Mi chiedo come sia possibile che Trenitalia, quando il Napoli gioca in serale a Fuorigrotta, possa chiudere i collegamenti con la metropolitana Linea 2 alle ore 22,35, cioè 25 minuti prima del fischio finale. Cosa che accade anche la domenica. È assurdo che Trenitalia chieda per due sole corse di rientro da Fuorigrotta a piazza Garibaldi cifre stratosferiche. Per sopperire alle carenze del metrò, Anm dovrebbe mettere in strada decine di bus, per una spesa non sostenibile. Ma non si possono lasciare a piedi decine di migliaia di tifosi, né si può spostare tutto sulla mobilità privata. La Regione intervenga. Faccio appello al Prefetto di Napoli. Bisogna agire, prima che avvenga qualche disordine dovuto all'esasperazione dei tifosi, ai quali viene chiesto di lasciare l'auto a casa. Rivolgo un invito anche al presidente De Laurentiis, sempre attento alla questione sicurezza dei tifosi, a darci una mano. Anche il Comune di Napoli dovrà fare la sua parte, perché questa è una battaglia di civiltà».

Fonte: Il Mattino

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