Il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, ha parlato così a RMC Sport dopo l'assemblea dell'AIC a Milano. Ecco quanto riportato da Tmw e successivamente riproposto da noi di CalcioNapoli1926.it :
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Tommasi: “Juve superiore al Napoli, ha avuto la meglio sul piano mentale”
Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, ha toccato diverse tematiche di attualità del calcio italiano, parlando anche di Napoli e Juve.
"Cerchiamo un passo avanti. Non siamo riusciti a farlo all'inizio di quest'anno solare e speriamo di farlo ora. È questo l'obiettivo anche del commissario: trovare la soluzione. La premessa era che fosse eletto qualcuno esterno agli attuali attori del nostro movimento, ma anche che conosca bene il nostro mondo. Commissariamento? Ci aspettavamo forse che il commissariamento avesse più potere decisionale, ma le norme sono queste e dovremo trovare insieme al commissario la soluzione. Mancini? Penso che qualsiasi allenatore sieda sulla panchina della Nazionale meriti il nostro appoggio e la convinzione che possa e debba fare bene. L'unica cosa è la scadenza, che probabilmente ha un suo perché. Ci sono intanto tre amichevoli importanti, perché l'attezione verso gli azzurri è sempre alta. Di Biagio? Per quanto mi risulta se non sarà il ct della Nazionale sarà comunque la guida dell'Under 21 e cercherà la qualificazione alle prossime Olimpiadi. Giocando in casa, dobbiamo farlo nel migliore dei modi. Scudetto? La forza della Juve sta nella sua consapevolezza e nei suoi mezzi. Era la squadra da battere e così si è dimostrata. Nel momento in cui sembrava esserci uno spiraglio per il Napoli, la Juve ha fatto la differenza specialmente dal punto di vista mentale. Roma? Ha vissuto una stagione importante, raggiungendo dei bei traguardi. La cosa più importante è stata l'assunzione di consapevolezza, questa Roma sa di potersela giocare sempre. Proteste tifosi Chievo? Lo diciamo da anni, c'è una modalità di attenzione sbagliata. L'abitudine a considerare i calciatori come qualcuno da educare in un certo modo o da punire in mancanza di risultati purtroppo non si riesce a cambiare. La riflessione è doppia se pensiamo poi che il Chievo in questi anni è andato ben oltre la propria realtà. Non ci deve essere più tolleranza".
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