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Tardelli: “Vorrei Gasperini sulla panchina dell’Italia. Mi ricorda Bearzot”

Tardelli: “Vorrei Gasperini sulla panchina dell’Italia. Mi ricorda Bearzot”

Tardelli: "Vorrei Gasperini sulla panchina dell'Italia. Mi ricorda Bearzot", i dettagli

Redazione

Marco Tardelli, ex calciatore, ha detto la sua sul nome del prossimo allenatore per l'Italia. Ecco l'articolo uscito oggi sulle colonne de La Stampa:

"È tempo di allenatori per la nostra Nazionale, stagione di scelte, di manovre e purtroppo anche di intrighi: il risiko è partito. La Figc ha compilato una lista di possibili allenatori: dovrebbero sostituire Gigi Di Biagio, commissario ad interim. Gigi dovrà affrontare le partite contro Argentina e Inghilterra. I papabili per la maglia azzurra sono diversi, tutti di valore. Mancini, da tempo, avrebbe dato al direttore generale Uva la propria disponibilità a scendere in campo. Ancelotti, guardingo, preferisce aspettare defilato. Conte, invocato da qualcuno, sembra intenzionato a restarsene al Chelsea, dov’è amato e rispettato. Allegri risulta troppo caro per i tempi che corrono. Ranieri è apertamente disponibile, basterebbe un cenno per portarlo in campo. Lascerebbe il Nantes senza troppi rimpianti. Per conto mio a questa griglia aggiungerei Gasperini.

Lo ritengo il più vicino a Bearzot, Maldini e Vicini. Ha la stessa mentalità, capace di investire sui giovani con dedizione quasi paterna. Comunque, per ora, l’unica certezza è proprio Di Biagio. Per questo oggi gli scrivo. Caro Gigi, ricordi? Siamo stati insieme per un breve periodo all’Inter. Io allenatore, tu giocatore: credo di averti conosciuto abbastanza bene. Posso affermarlo: ottimo calciatore, serio professionista, sempre pronto quando c’era da lavorare sodo e pronto ad ascoltare i consigli. Non è stato un periodo brillante, comunque vissuto con grande intensità e potrai attingere a quell’esperienza positiva, utilmente. Prendi quest’incarico a tempo (che in Italia è diventato Sistema) come una importante possibilità. Certo, densa di incognite, ma comunque una possibilità per dimostrare le tue qualità tecnicotattiche. E non solo. Dovrai armarti di pazienza, dovrai imparare a gestire quel mastino ringhioso dei media, dovrai fronteggiare i tifosi delusi e incontentabili, dovrai vedertela con i giocatori che avrai scelto.Dalla tua hai una buona esperienza con gli Under 21: conosci l’ambiente e sono certo che saprai districarti in quei meandri fumosi e talvolta infidi. Un solo consiglio: non ti fidare nessuno, senti solo quello che ti dice la tua testa, asseconda le tue sensazioni, attento a quel che ti dice il tuo cuore. Certo, ascolta tutti, ma decidi da solo: il fascino tremendo della solitudine di chi fa questo mestiere. Ma così potrai dimostrare quello che vali. E tu vali. Buona fortuna Gigi, con affetto, Marco".