Stella Rossa, Simic: “Il Napoli può battere chiunque, ma contro il Liverpool abbiamo dimostrato lo stesso”

Veljko Simic, centrocampista della Stella Rossa, ha rilasciato un'intervista ai canali ufficiali del club in vista della sfida di domani sera contro il Napoli: "Abbiamo detto molte volte di non voler fare grandi promesse. Certamente siamo più convinti sulle ali della vittoria contro il Liverpool, e possiamo dire anche più pericolosi, e andiamo con un maggior grado di fiducia a Napoli. Giocheremo contro una squadra che non solo può chiudere il discorso domani, ma anche battere chiunque in Europa. Cercheremo di dare il meglio e ottenere il risultato più positivo. Il supporto dei tifosi significherà molto per noi. Sappiamo tutti che siamo migliori almeno del 20-30% quando ci tirano su di morale e ci sostengono".

DIFFERENZE CON L'ANDATA - "Mi aspetto una partita leggermente diversa rispetto a quella del Marakana. E si sono compattati un po 'più come una squadra, si sono ritrovati meglio con il nuovo allenatore Ancelotti e hanno superato il periodo di adattamento. D'altra parte, noi invece abbiamo più esperienza che all'inizio. Significa molto per noi giocare in Champions League, cosa particolarmente evidente nell'ultima partita con il Liverpool. Mi aspetto anche di essere un po 'più competitivo rispetto a Belgrado".

COME GIOCARLA - "Vincendo sul Liverpool abbiamo dimostrato di poter affrontare le squadre più forti, ma non voglio promettere nulla. Daremo il massimo, almeno proveremo a ripetere quanto fatto a Belgrado contro il Napoli, anche se dipenderà più da loro. La più grande qualità è probabilmente il possesso della palla. Sono molti bravi nello sbarazzarsi degli avversari con lunghe azioni, e quindi bisognerà trovare un buco nella difesa. Ciò richiede una grande concentrazione e una grande corsa, e siamo tutti pronti a farlo".

SPERANZE - "Se abbiamo potuto contro i vice-campioni d'Europa, allora potremmo anche contro il Napoli. Dobbiamo cercare di ripetere una partita del genere. Abbiamo questa fiducia e tranquillità in mezzo al campo, che ha funzionato molto bene a Belgrado, spero sarà lo stesso in Italia. Sperare è sportivo".