Le critiche verso Spalletti a fine stagione sono arrivate. Il calo durante la lotta scudetto n'è stato la causa. Ma poi bisogna ragionare a mente fredda, lucida e pensare una cosa: la stagione del Napoli non è da buttare. Anzi diventa utile per gettare le basi del prossimo anno. Ricordiamo che il mister è il primo anno che allena il club azzurro e che ha garantito ai suoi l'accesso in Champions League. Verrà "perdonato" o dovrà ancora scontare le pene dell'inferno?
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Novellino: “Spalletti ha fatto un lavoro straordinario. Mertens va centellinato”
Le parole dell'ex allenatore del club azzurro Walter Novellino alla radio ufficiale della SSC Napoli
Novellino: "Spalletti ha eseguito ciò che gli è stato chiesto"
Di seguito le dichiarazioni dell'ex allenatore del Napoli Walter Novellino a Kiss Kiss Napoli:
"É giusto continuare con Spalletti, Luciano ha lavorato bene perché gli hanno chiesto un posto in Champions e non di vincere il campionato. Certo dispiace perché il Napoli si è giocato il campionato con le ultime partite in casa, ma il lavoro che ha fatto Luciano è stato straordinario. Ricordiamo infatti le tante difficoltà e i tanti infortunati".
Sulla pressione della squadra
"Ci sono giocatori abituati a vincere e l’attenzione era tanta. Credo che se il Napoli avesse fatto tre pareggi con Fiorentina, Roma e Empoli avrebbe lottato fino alla fine per il campionato. Forse c’è stata qualche difficoltà fisica più che mentale, non dimentichiamo che si gioca ogni tre giorni e la condizione fisica ha la sua importanza. Forse il Napoli ha sofferto il non gioco delle squadre avversarie che attendevano e attaccavano gli spazi. Forse gli sono mancati i giocatori bravi nell’uno contro uno. Sentendo oggi De Laurentiis vuol rinnovare una squadra, quando si rinnova qualche difficoltà la si può avere".
Sulla coppia Mertens-Osimhen
"Dipende da come vede fisicamente un giocatore Luciano, non dimentichiamoci che Mertens ha una certa età e va centellinato. E’ ovvio che vedendo Mertens in questa condizione fisica uno lo può anche pensare. Zielinski è un giocatore straordinario che sa giocare come sotto punta e come terzo a centrocampo, Mertens è un brevilineo che entra subito in partita. Ci sono delle situazioni che delle volte un allenatore è costretto a far giocare uno piuttosto che l’altro. In casa sono venuti a mancare gli esterni, soprattutto nell’uno contro uno. Non credo che si stata una situazione tattica, forse si è pagato il super carico di lavoro dell’anno scorso. Sono convinto che la squadra sentiva le partite ma non ci arrivava con le gambe, ma ripeto ha pagato la condizione non ottimale di alcuni giocatori".
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