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Liguori perplesso: “Spero che Spalletti non sia stato chiamato per allontanare Insigne dal Napoli come fece con Totti”

(Getty Images)

Paolo Liguori, giornalista e direttore di TgCom, ha commentato l’arrivo di Spalletti al Napoli ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1...

Domenico Riemma

Paolo Liguori, giornalista e direttore di TgCom, ha commentato l'arrivo di Spalletti al Napoli ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio.

Liguori perplesso: "Spero che Spalletti non sia stato chiamato per allontanare Insigne dal Napoli come fece con Totti"

  Getty Images

Queste le sue parole: "Luciano ha valorizzato Totti nel momento più alto della sua carriera facendogli vincere la scarpa d’oro. All’epoca mostrò un calcio rivoluzionario, il quale oggi molte squadre praticano, il 4-2-3-1. Fece il suo salto in carriera quando passò dall’Empoli all’Udinese. In quella squadra aveva un giocatore chiave, Pizarro, che portò anche in giallorosso. Spero solo che non sia stato preso per togliere Insigne dal Napoli come ha fatto con Totti alla Roma. Se fosse così sarebbe un fallimento totale".

Sul caso Icardi 

"Facendo cosa? Allontanando Totti. I problemi, in seguito, si sono verificati anche con Icardi all’Inter. Ed anche lì la proprietà gli chiese di farlo fuori perché andava ceduto. Questo tecnico ha un carattere forte, è molto orgoglioso ma anche generoso. È un aziendalista, che può essere anche un pregio".

Sarà compatibile con De Laurentiis?

"All’inizio sicuramente, ma se si dovesse aprire un conflitto fra i due sono sicuro che andrebbe via".

Mercato?

"Sicuramente qualcosa chiederà. Non so se riuscirà a rapportarsi al meglio con Giuntoli per questo aspetto".

Un carattere difficile?

"Sotto alcuni punti di vista, a livello caratteriale, è molto simile a Gattuso, ma, in più, Luciano è permaloso. Non sopporta molto le critiche. Napoli è una piazza a doppio taglio, da un lato può essere la scelta sbagliata, ma dall’altro, se dovesse vincere, potrebbe esaltarsi".

La soluzione migliore sarebbe stata...

"Il miglior allenatore sulla piazza era Allegri, e De Laurentiis non è riuscito a prenderlo".

Ancelotti?

"L’Everton, quando è arrivato Carlo, era in zona retrocessione. Dal mio punto di vista ha compiuto miracoli anche lì”.