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LA SERIE A CHE VERRA’ – La Lazio riparte da Inzaghi: basterà per l’ossessione-sogno Champions?

LA SERIE A CHE VERRA’ – La Lazio riparte da Inzaghi: basterà per l’ossessione-sogno Champions?

Il focus sulle squadre della prossima serie A: questa settimana analizziamo la Lazio, che riparte da Simone Inzaghi

Redazione

La Lazio riparte da Simone Inzaghi, ovvero dallo stesso allenatore delle ultime tre positive stagioni, in cui sono arrivati gioco, risultati, coppe (dopo la Juve è l'unico club ad aver vinto in Italia negli ultimi cinque anni) e tanti calciatori valorizzati, con la costante della qualificazione all'Europa League. Croce e delizia per i biancocelesti. Se il primo anno (2016-17) era l'unico obiettivo realmente possibile, complice le sole tre piazze per la Champions, negli altri due la storia è stata diversa. Probabilmente la massima espressione dell'allenatore da 20 anni a Roma, è stata nel 2017-18, con un record di punti, gol e gioco, difficilmente replicabile. Eppure non è bastato per arrivare nella massima competizione continentale, con un finale di stagione in calo e l'incredibile spareggio perso con l'Inter all'ultima giornata. Diverso il discorso del 2018-19, con un deludente ottavo posto, salvato solo dalla vittoria della Coppa Italia. Si riparte con il solito obiettivo della quarta piazza, per inseguire quella Champions League che da queste parti manca addirittura dal 2007, un'eternità contando le tante beffe ricevute nel corso degli anni: dal mancato arrivo per classifica avulsa (2011, 2012, 2018) ai preliminari falliti (2015), un sogno e allo stesso tempo un'ossessione per una squadra indecifrabile, che nel corso degli anni ha dimostrato di essere imprevedibile, capace di vincere e perdere con tutti. Anche la stagione conclusa un mese fa non ha fatto eccezione: dopo la vittoria di Milano sull'Inter (0-1) di fine marzo, la squadra biancoceleste sembrava lanciatissima verso il proprio sogno, con un calendario in discesa e una forma strepitosa. E invece arriveranno 1 solo punto tra SPAL, Sassuolo e specialmente Chievo (già retrocesso). Dall'altra faccia della medaglia c'è il singolare record di essere tra le prime tre in assoluto per presenze in Europa League da quando la vecchia Coppa Uefa si assegna con questo nome (2009).

LA PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Strakosha; Radu, Acerbi, Luiz Felipe; Lulic, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Marusic; Correa, Immobile

OBIETTIVI DI MERCATO: Jony, Lazzari, Petagna, Simeone, Vavro, Yazici

Ma a livello di uomini, come ripartirà la Lazio? Sicuramente ancora una volta dal 3-5-2, modulo su cui Inzaghi ha posto le basi e da cui non si discosterà quasi sicuramente. Il tecnico è rimasto dopo qualche settimana di apprensione, con il Milan e la Juventus alla finestra. Lotito e Tare l'hanno convinto, segno che un progetto di base c'è. Restano da verificare qualche situazione, ad esempio quelle relative a Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Partiranno? Il serbo probabilmente sì (direzione PSG), lo spagnolo dovrebbe restare. Poi c'è da fare i conti con la carta d'identità per Radu, Lulic e Parolo. I tre senatori dovrebbero restare (qualche maggior dubbio è sul rumeno) ma non possono più essere considerati titolari inamovibili ed è inevitabile che in quelle zone del campo vanno presi calciatori che sono più di semplici riserve. Il primo acquisto è Adekanye, giovane proveniente dal Liverpool. In dirittura d'arrivo Jony del Malaga e Lazzari della SPAL, due ali. Per il resto si aspetterà, la sensazione è che arriverà un altro difensore centrale (Vavro del Copenaghen in pole), poi sarà il mercato in uscita a decretare eventuali entrate. Yazici è stato messo nel mirino del direttore sportivo Tare per il dopo-Milinkovic, una compagine che in un modo o nell'altro vorrà ancora essere protagonista.

Tony Sarnataro

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