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Secondo indiscrezioni raccolte dai colleghi di “Affari Italiani”, non è colpa di Donnarumma se è sa

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Secondo indiscrezioni raccolte dai colleghi di “Affari Italiani”, non è colpa di Donnarumma se è saltato il rinnovo contrattuale tra il giocatore e il suo club d’appartenenza, il Milan. Infatti, il procuratore Mino...

Redazione

Secondo indiscrezioni raccolte dai colleghi di "Affari Italiani", non è colpa di Donnarumma se è saltato il rinnovo contrattuale tra il giocatore e il suo club d'appartenenza, il Milan. Infatti, il procuratore Mino Raiola, avrebbe chiesto l'inserimento di una clausola che permetta al suo assistito di svincolarsi a costo ragionevole qualora la situazione societaria del Milan dovesse precipitare.

Perché Raiola si è voluto cautelare così? Semplice... perché, come poc'anzi accennato, la situazione societaria del Milan appare piuttosto magmatica... e se allo scadere di giugno 2018 il gruppo Elliott non dovesse tornare in possesso dei 300 milioni di euro di cui è in credito, il club rossonero diventerebbe di proprietà di Elliott e il suo futuro sarebbe o il fallimento o la liquidazione.

Raiola avanz, dunque, una richiesta assolutamente ragionevole. Ballano quei trecento milioni dei creditori americani. Il dubbio legittimo sul futuro del Milan esiste e non è peregrino chiedere di essere cautelati. Detto questo, la sensazione è che si potessero trovare soluzioni alternative, onde evitare un trauma del genere ai tifosi.

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