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Savarese a Radio Amore: “Sarri è testardo, non voleva Ounas. I tifosi del Napoli sono ormai maturi”

Savarese a Radio Amore: “Sarri è testardo, non voleva Ounas. I tifosi del Napoli sono ormai maturi”

Savarese a Radio Amore: "Sarri è testardo, non voleva Ounas. I tifosi del Napoli sono ormai maturi"

Redazione

Roberta Savarese, redattrice di CalcioNapoli1926.it, è intervenuta ai microfoni di Radio Amore. Ecco quanto detto:

Sul match: "Credo che il problema non sia uno solo, il Napoli deve riflettere su vari fattori. A mio avviso gli azzurri avrebbero meritato il pareggio, ma non ci sono riusciti. Mi sembra un po' strano che Sarri parli oggi dell'83% di possesso palla perché proprio il Napoli ha dimostrato che le partite si possono vincere anche non giocando benissimo. Lo ha fatto la squadra azzurra contro l'Udinese e lo ha fatto anche la Juventus ieri sera. C'è stanchezza psicologica, soprattutto tenendo conto che non ci sono ricambi in determinati reparti. Gli infortuni di Milik e Ghoulam hanno pesato particolarmente. Sarri alle volte è anche un po' troppo ostinato perché Ounas non mi dispiacerebbe per far tirare il fiato a Callejon. Umanamente parlando il tecnico debba agire anche sull'aspetto psicologico perché bisogna dare spazio anche al resto della rosa, dando fiducia agli altri calciatori".

Su Ounas: "Non lo ha voluto Sarri, lo ha fatto capire. Il mister è testardo, questa è la sua forza ma a volte è anche un po' un problema perché alcuni calciatori hanno bisogno di rifiatare. La sconfitta non è una tragedia, lasciamole per il teatro questo. Domani affidiamoci a San Gennaro, a Napoli riesce bene affidarsi alla religione".

Sulle dichiarazioni di Sarri sulle maglie: "Ha ragione. Io la quarta maglia la trovo meravigliosa ma ci sono partite nelle quali l'azzurra è d'obbligo. La partita contro la Juve è una di quelle".

Sulle possibili ripercussioni: "Credo siano poche. Se la sconfitta fosse arrivata contro un'altra squadra allora non si sarebbe fatto tutto questo dramma. Non scordiamoci che mercoledì c'è una partita importantissima per continuare il cammino in Champions League. Il Napoli avrebbe tutte le carte in regola per vincere l'Europa League ma la Champions resta un palcoscenico importante. Adesso serve il sostegno dei senatori, penso a Reina e a Mertens che devono dare il loro apporto nello spogliatoio".

Sul pubblico che ha cantato nonostante la sconfitta: "E' una grande prova di maturità dei tifosi che sostengono la squadra. La sconfitta è arrivata per 'mano' di Higuain. L'argentino resta un fuoriclasse e se gli concedi spazi ti punisce, ha avuto anche un po' di 'ciorta'. Il pubblico è, forse, l'unica nota positiva della serata per la maturità dimostrata".

Sull'Inter: "Il grandissimo acquisto dei nerazzurri è stato l'allenatore, Luciano Spalletti. per lui ho sempre avuto una certa ammirazione, la sua mano su questa squadra si vede. Ho visto la partita contro il Cagliari e nonostante l'inizio in sordina non ho avuto alcun dubbio che l'avrebbe ribaltata. L'Inter ha un grande attaccate, Mauro Icardi. Se lo sai gestire ti porta tanti gol e punti. Il Napoli deve stare attento ai nerazzurri, ma anche alla Roma. Ciò che invidio dell'Inter è il portiere, Handanovic, perché a fine anno ti regala diversi punti".