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Sassuolo, Carnevali: "Siamo come il giardino d’Europa. Juve? Con Marotta era impossibile trattare"

Sassuolo, Carnevali: "Siamo come il giardino d’Europa. Juve? Con Marotta era impossibile trattare"

Giovanni Carnevali ha parlato tra le altre del rapporto con la Juventus, prossimo avversario del Sassuolo.

Redazione

L'amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato dei rapporti con la Juventus e di un possibile assen con l'Inter. Ecco quanto riportato:

Un asse con la Juve o con l’Inter? Il Sassuolo semmai è il giardino d’Europa. Dopo gli affari con il Chelsea (Boga) ora abbiamo stretto un patto con il Barcellona (Marlon) e il nostro vanto sarà quello di pescare i migliori talenti del Continente. Ovviamente puntiamo a tornare in Europa, ma all’insegna del bel gioco. E De Zerbi è il brillante interprete di questa mission, a cui la proprietà tiene molto".

Intanto c’è una Juve meno amica che in passato

"Affrontiamo una delle squadre più forti d’Europa e siamo più esperti dopo sei stagioni di A. Contro di loro bisogna essere perfetti. Stop. Non vedo altri spunti".

Beh, il no per Rogerio al Chelsea non ha aiutato Paratici...

"Il Sassuolo ha dimostrato forza e coerenza: non vende a gennaio. Magari in estate acquistiamo Rogerio, in prestito da noi. È già successo con Lirola".

Ora tutti pensano che virerete sull’Inter

"Coi nerazzurri abbiamo già un buon rapporto: ad agosto con Ausilio abbiamo chiuso Politano. Ma in questi anni abbiamo fatto i maggiori affari con la Roma: Lorenzo Pellegrini ne è la prova".

Però con Marotta alla Juve tutto era più facile

"Sbagliato. È uno dei dirigenti più capaci, abbiamo lavorato insieme 6 anni tra Monza, Ravenna e Como: è stato il mio maestro, siamo amici. Ma trattare con lui è impossibile".

Cioè?

"È rigoroso, dura smuoverlo quando tutela gli interessi della sua società. In occasione dei miei no per Zaza e Berardi in bianconero, lo dissi a Paratici: Fabio è più comprensivo. E non vedo nubi tra noi. Ho un buon rapporto anche con Allegri: a Pavia nel ‘90 lui giocava e io ero d.g.: da lì facemmo il salto".

Come sono i rapporti in Lega?

"La Juve in questi anni ha fatto un salto incredibile, meritato. Ma con gli altri club fatica a legare. Peccato".

Si spieghi meglio

Per carità, è un difetto di tutti, ciascuno pensa per sé e il nostro calcio ha perso troppo tempo: non è cresciuto. Invece io penso che la Juve potrebbe essere la nostra locomotiva".

E qual è il ruolo dell’Inter?

"Marotta è un top player e la famiglia Zhang ha grandi progetti. Vinceranno presto, ma soprattutto aiuteranno a crescere la Serie A".