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Il Roma – Sarri come Mazzarri e Benitez: da escludere dimissioni o esonero

Il Roma – Sarri come Mazzarri e Benitez: da escludere dimissioni o esonero

Il Roma ha analizzato la possibile permanenza di Sarri sulla panchina del Napoli

Redazione

Anche questa volta la diatriba tra De Laurentiis e l’allenatore di turno sembra inevitabile. I tifosi del Napoli si preparano a vivere un altro finale di stagione tormentato, all’insegna dei dubbi sul futuro del tecnico azzurro. Fu così con Mazzarri e Benitez, sarà ugualmente tribolato anche con Sarri. A quanto pare non ci saranno novità prima del 21 di maggio, quando - in pratica - finirà il campionato. Stavolta c’è l’elemento clausola rescissoria che rappresenta una novità sul fronte allenatore del Napoli. Quella di Sarri, voluta da lui lo scorso anno, costa 8 milioni di euro e può essere esercitata fino alla mezzanotte del 31 maggio. Una clausola che di conseguenza rende praticamente impossibile il discorso dimissioni. C’è una penale molto forte, dovuta proprio alla clausola, che Sarri non ha intenzione di pagare. Anche per il Napoli e per un eventuale esonero la penale è alta. Da escludere, quindi, questi due scenari.

Ieri Sarri ha risposto con stile alle critiche del presidente, allontanando ogni ipotesi di rissa e di polemica aperta. Giusta strategia, ma sottotraccia l’entourage dell’allenatore azzurro sta lavorando per portare Sarri lontano da Napoli. All’opera l’agente di Sarri, Alessandro Pellegrini, e il figlio del tecnico azzurro Nicolè. Contatti aperti con tre club: Chelsea, Monaco e Borussia Dortmund, anche se con i tedeschi siamo solo a un interesse preliminare. Ad oggi il discorso più concreto è col Monaco, che rappresenta una soluzione gradita a Sarri anche per un discorso di vicinanza con l'Italia. Ingaggio da almeno 5 milioni l'anno e nessuna pressione ambientale sui traguardi da raggiungere. C'è anche il Chelsea, però: a tal proposito il presunto incontro tanto discusso a Londra c'è stato, ma solo tra il figlio e il manager di Sarri con alcuni rappresentanti del Chelsea. Il tecnico azzurro non risulta essere stato presente.

Tuttavia la clausola di Sarri vale anche per l’Italia, e nel nostro paese c’è il Milan che si è interessato a lui. Ma attorno al tecnico del Napoli c’è un giro di costi decisamente alto. Perché oltre la postilla da otto milioni di euro (De Laurentiis non concederà sconti), c’è anche l’alta richiesta di ingaggio. Al Chelsea e al Milan Sarri avrebbe chiesto addirittura sei milioni di euro, questo perché per una questione di rispetto, a quanto pare, dopo Napoli il toscano preferirebbe andare all'estero, valutando poi un ritorno in Italia solo in secondo momento. Ma c'è anche il Napoli, ovviamente, ma il rinnovo proposto di De Laurentiis aveva un ingaggio di “soli” tre milioni di euro, anche se a salire per arrivare a quattro nel giro di tre anni. Una partita tutta aperta, quindi.

De Laurentiis non ha interesse a perdere il tecnico, anche se un’eventuale conferma non sarà indolore. In un modo o nell’altro, Aurelio farà “pagare” a Sarri un eventuale dietrofront, ma questo non è da escludere. Ad oggi il tecnico azzurro non ha nulla di concreto in mano. Di certo è nella “rosa” di allenatori che il Chelsea sta valutando. Stesso discorso per il Monaco e probabilmente per il Borussia Dortmund. Ma senza offerte concrete e ricche, Sarri potrebbe anche restare. E durante questo mese di maggio se ne saprà di più. I tifosi azzurri non hanno dubbi, e hanno già deciso chi vogliono in panchina nella prossima stagione.

Fonte: Il Roma