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Sarri, è partita la volata scudetto «Vediamo fin dove arriveremo»

Sarri, è partita la volata scudetto
«Vediamo fin dove arriveremo»

Un 5-0 esterno così non ammette repliche e anche Maurizio Sarri, dopo Cagliari-Napoli, lo sa benissimo. «Di sofferenza ne ho vista poca sinceramnte», replica il toscano. «Loro sono stati in partita fino al gol, come...

Redazione

Un 5-0 esterno così non ammette repliche e anche Maurizio Sarri, dopo Cagliari-Napoli, lo sa benissimo. «Di sofferenza ne ho vista poca sinceramnte», replica il toscano. «Loro sono stati in partita fino al gol, come fisicità erano superiori a noi ed in certe situazioni è stato un rischio, ma difensivamente abbiamo fatto piuttosto bene. Poi dopo il raddoppio non c'è stata più partita».

Dopo il match rinviato a torino, il Napoli si porta per ora a +4 sull'inseguitrice bianconera. «Giocare prima della Juventus non so se sia un vantaggio», continua Sarri. «Tutti dicevano di no quando succedeva a loro di giocare prima, quindi sarà così anche per noi. A me sembrava solo strano che per nove gare giocassero sempre prima loro, ma era una mia opinione. I tifosi della Juventus credono allo scudetto del Napoli? Spero abbiano ragione. La verità è che la Juventus è una grande squadra con qualità infinite e che da anni fa grandissime cose».

La manita sarda, però, non accontenta a pieno Sarri. «Rivedremo la partita e troveremo sicuramente qualcosa da migliorare. Qualche errore l'abbiamo fatto nel primo tempo lasciando un po' troppo campo ai loro esterni», ha confessato ai microfoni di Premium Sport. «I meriti non sono solo di una persona, vanno suddivisi tra tutti. Inannzitutto i calciatori che si sono messi a completa disposizione, poi lo staff che non può mancare e il feeling con il direttore sportivo. Milik sta bene, è ancora un po' incerto se dichiararsi pronto, ma l'ho visto a metà settimana e mi ha fatto una buona impressione. 100 punti? Non lo so, per noi quello è un territorio sconosciuto. Siamo partiti da una squadra che ne aveva fatti 64, poi siamo sempre cresciuti anche dopo la cessione di Higuain. Tutto quello che viene dopo non sappiamo se possiamo raggiungerlo. Ai ragazzi dico sempre che ne sono rimaste dodici: dobbiamo vincerne undici e pareggiarne una». Il Mattino.