Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Lipsia: "Si doveva, non poteva, far di più. Era obbligatorio. Sono deluso sia da chi gioca di più che da quelli che giocano meno. Si dovevano unire le due motivazioni e invece niente. Abbiamo fatto una partita scarica, non da grande squadra, eravamo spenti. Partita deludente sia per quelli che giocano meno, sia per quelli che giocano di più".
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Sarri: “Deluso da tutti. Non ho visto motivazioni, così non cresceremo mai”
Le parole di Maurizio Sarri in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Lipsia in Europa League
ITALIA ED EUROPA - "Se facciamo partite di questo tipo abbiamo problemi anche in Italia. L'atteggiamento è stato pessimo, poi abbiamo trovato una buona squadra e quindi i nostri errori risaltavano di più. Però, con l'atteggiamento di oggi, di una squadra senza motivazioni, i problemi vengono fuori anche in Italia e non solo in Europa".
SPAL E RITORNO - "Siamo andati in vantaggio, mancavano 35 minuti e quindi dovevamo sfruttare al massimo la situazione. Non ho avuto riscontri nè da quelli che giocano di più, nè da quelli che giocano di meno. Non ho visto motivazioni. Domenica mi aspetto una risposta feroce e a Lipsia una partita di grande determinazione e cuore, un riscatto morale è d'obbligo, anche se sarà difficile arrivare alla qualificazione".
ENTUSIASMO - "La partita persa con il Feyenoord la posso anche capire, era condizionata da un altro risultato e quando dopo pochi minuti ti arriva una notizia negativa, ci sta che qualcosa cambi nella testa dei giocatori. Questa sera non c'era motivo di far succedere questo, anzi ciò vuol dire non entrare con un livello di applicazione convincente. Ciò che mi ha deluso fortemente è la mancanza di entusiasmo da parte della squadra".
GAP - "Quest'anno la squadra si è focalizzata solo sullo scudetto, facendo passare un messaggio diverso su tutto il resto. Cio è sbagliato ed è obbligatorio farsi un esame e cercare di cambiare qualcosa. Quando sono arrivato qui, mi ricordo una frase di Maggio che mi disse che non si poteva arrivare a 24 punti dalla prima: abbiamo ridotto questo gap in Italia. Poi però se smetti di porti obiettivi, è un problema. Dobbiamo iniziare a ridurre il gap anche in Europa, obbligatoriamente. Abbiamo sentito dire dal mister della squadra più forte d'Italia che esistono quattro-cinque squadre più forti di loro, pensa allora quante sono più forti di noi... Ma sono cose che dobbiamo accettare e iniziare a pensare in grande".
MENTALITA' - "Mi aspetto una reazione subito forte, da squadra vera. Mi attendo di vedere una squadra che gioca con un'entusiasmo giusto, come nel secondo tempo contro la Lazio: una squadra che si è divertita e ha divertito, mentre questa sera era spenta e ciò mi ha deluso. Va fatto il salto di mentalità. Le grandi squadre caricano e scaricano una partita in 48 ore. Quest'anno abbiamo fatto due grandi partite contro il City, ma poi in campionato abbiamo pareggiato le partite successive. Quindi questo significa che va fatto qualcosa in questo senso".
MERCATO E ATTACCANTI - "Abbiamo giocato senza attaccanti? Callejon mi è sembrato uno dei migliori. Se pensiamo chi poteva arrivare a gennaio e poi non è arrivato, il salto di qualità non lo faremo mai. Devo far giocar meglio quelli che ci sono e concentrarsi su di loro".
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